Da quando è cominciato l’Autunno ci siamo scordati di tutte quelle volte che, annunciando il bel tempo, vi dicemmo che sarebbe durato giusto lo spazio di qualche giorno. Stavolta, perlomeno inizialmente, sembrava che il promontorio anticiclonico potesse avere la forza sufficiente per regalarci più di un paio di giorni di sole. Ma anche nelle proiezioni più ottimistiche c’era qualcosa che avrebbe potuto stravolgere l’evoluzione da un momento all’altro. E se consideriamo che il bel tempo sarà condotto per mano dall’Anticiclone africano, capiamo che a meno di configurazioni bariche persistenti – può succedere durante l’Estate, ma in Autunno è più complicato – la tenuta anticiclonica sarebbe potuta entrare in crisi piuttosto velocemente.
Se focalizzassimo l’attenzione sull’ultima istantanea satellitare potremmo notare un’ampia zona di Bassa Pressione a ridosso del Regno Unito. Nel suo moto antiorario va a sospingere un fronte nuvoloso in direzione del centro Europa e giungerà a lambire le Alpi nel tardo pomeriggio. E’ la ragione per la quale, durante la sera, si potranno registrare delle precipitazioni in Valle d’Aosta. Ed è anche la ragione per la quale, domani, si avranno altre precipitazioni sui crinali alpini. Prevediamo infatti il passaggio di un altro fronte nuvoloso, generato ancora una volta da quell’area ciclonica succitata.
Per comprendere le ragioni dell’eventuale cambiamento è fondamentale seguire i futuri spostamenti della Bassa Pressione. Secondo gli attuali aggiornamenti modellistici, sembra sia destinata ad uno scivolamento in direzione sud, ovvero tra la Francia e la Penisola Iberica. Potrebbe in seguito isolarsi nel Mediterraneo occidentale – divenendo quella che in gergo definiamo “goccia fredda” – e influenzare le condizioni meteorologiche dell’Italia. Lo scenario che appare maggiormente plausibile è quello di un iniziale coinvolgimento del Nord Italia, della Toscana e delle Isole.
Successivamente potrebbe manifestarsi una vivace ondata di maltempo tra Sardegna e Sicilia, innescata da sostenuti venti di Scirocco. C’è però la possibilità che con minimi spostamenti dell’impianto perturbato possano variare – e non poco – tutta una serie di condizioni a contorno che indirizzerebbero il tempo in altre direzione.
Il cambiamento avverrebbe lunedì, con le prime significative precipitazioni sul Nord Italia. Precipitazioni che coinvolgerebbero maggiormente le zone alpine centro occidentali, ma anche la Liguria e l’Alta Toscana. Nubi e qualche piovasco potrebbero estendersi al Triveneto, così come anche su Lazio ed Umbria. Nel resto d’Italia avverrebbe un aumento – significativo – della nuvolosità.
E’ martedì, tuttavia, che le condizioni potrebbero mutare ancora. Le precipitazioni diverrebbero ben più vivaci al Nordovest, anzi, se le cose rimanessero così si andrebbero a registrare nuovi forti rovesci. Le precipitazioni risulterebbero sparse sul Triveneto, vivaci su Toscana e nelle due Isole, deboli e occasionali tra Umbria e Lazio. Altrove ancora tante nubi ma sostanziale assenza di fenomeni.
Abbiamo indirizzato la nostra analisi dal possibile cambiamento, perché nel fine settimana sembrano confermate le condizioni di bel tempo su gran parte dello stivale. Al Centro Sud e nelle Isole prevarrà il sole, alternati a sprazzi nuvolosi ma che non desteranno alcuna preoccupazione. Un po’ diversa la situazione del Nord Italia, che invece registrerà una maggiore nuvolosità soprattutto su Alpi, Prealpi e Liguria. Tutte aree ove potrebbero verificarsi locali piovaschi. Da sottolineare altre due cose. Le riduzioni della visibilità in Val Padana e il significativo rialzo termico che coinvolgerà soprattutto le zone centro meridionali peninsulari.