L’elemento saliente a breve termine.
Avremo una sostanziale influenza ondulatoria oceanica, che vedrà intervalli anticiclonici, specie sui settori occidentali della penisola, mentre il lato adriatico, in particolare le regioni meridionali, saranno sfiorate da un vortice ciclonico alimentato da aria fredda di estrazione artica.
L’elemento saliente a medio termine.
Dal week end atteso un probabile ingresso ciclonico nord atlantico che potrebbe tradursi in una fase di maltempo che da nord andrebbe a portarsi verso sud. Temperature sostanzialmente in linea con le medie stagionali. La fase successiva propone scenari contrapposti. Se da un lato il modello americano vede ancora la corda atlantica tendersi, proponendo condizioni meteo simili alle attuali, il modello europeo ECMWF indica una elevazione dell’alta pressione oceanica con ingresso di aria fredda dai quadranti nord orientali.
L’elemento saliente a lungo termine.
La media dei singoli run, su entrambi i modelli succitati, volge verso soluzioni sostanzialmente simili. V’è infatti da osservare una certa tendenza ad indebolimento ciclonico canadese, mentre l’alta delle Azzorre potrebbe tentare sortite meridiane.
Il trend a lungo termine:
Da sottolineare inoltre come vi sia concordanza nell’identificare un raffreddamento del comparto russo, non è da escludere che vi possa essere la formazione di un anticiclone a carattere freddo.
Elementi di incertezza:
E’ vero che molti elementi depongono a favore della fase fredda suddetta, tuttavia, come stiamo osservando in questi giorni, basta veramente poco affinchè gli affondi artici scelgano strade orientali.
Mentre nei mesi di ottobre e novembre è stato il Mediterraneo centrale sede di affondi freddi, attualmente l’altalena atlantica porta gli stessi in direzione dei vicini Balcani.
Fattori di normalità climatica:
Sino alla conclusione della prima decade mensile avremo temperature sostanzialmente in linea con le medie stagionali, localmente al di sopra per azione delle correnti atlantiche.
L’ingresso in seconda decade mostra alcuni elementi di particolare interesse. Il ventaglio delle ipotesi si apre ed è possibile osservare molte corse modellistiche puntare decisamente verso il basso. Sintomo di affondi freddi da nordest.
Focus: evoluzione sino al 16 dicembre 2007
La prima fase previsionale sarà segnata da condizioni di tempo estremamente variabile, con maggiore probabilità precipitativa su regioni centro meridionali. Dopo la parziale influenza ciclonica ellenico-balcanica, ecco infatti apparire una nuova saccatura nord atlantica che andrebbe a puntare in direzione del Mediterraneo centrale. Condizioni meteo che volgerebbero quindi verso il maltempo.
Il passo successivo, che dovrebbe condurci verso il giro di boa mensile, potrebbe portare un miglioramento in seno ad espansione orientale dell’alta pressione oceanica. Tuttavia, lo ribadiamo, non possiamo escludere che tale espansione si spinga verso nordest, pilotando correnti fredde verso i settori centro orientali del Mediterraneo.
Evoluzione sino al 21 dicembre 2007
Evidente quindi che poter tracciare una linea evolutiva con alta probabilità di riuscita è impresa ardua. Certo è innegabile che vi siano elementi che depongano a favore di una fase fredda tra la metà del mese e le feste natalizie. Ma il periodo temporale è ancora da inquadrare con precisione.
In conclusione.
Vorremo comunque rammentare che quanto pocanzi espresso rappresenta soltanto una linea di tendenza. La più probabile, è vero, ma non per questo certa. Avremo tempo e modo per riaggiornarci, certi che non mancheranno interessanti elementi di novità.