La parte avanzata dell’ammasso perturbato in risalita dalla Libia già ricopre i cieli delle regioni meridionali: sono segnalate le prime piogge, ma ancora la parte più “cattiva” della perturbazione è ben distante e giungerà nel corso della giornata di sabato. Le maggiori precipitazioni appaiono confermate sull’est della Sicilia, dove in appena 12-18 ore sulle zone più esposte potrebbero venir giù mediamente fino a 100-150 mm di pioggia, il che significa che localmente le precipitazioni potrebbero risultare superiori e colpire più intensamente, specie in caso di genesi di pericolosi nuclei temporaleschi. Nemmeno la Calabria dovrebbe essere risparmiata dal maltempo, specie i settori orientali e interni, ma con fenomenologia forse meno cospicua rispetto alla Sicilia. Queste stime vanno però prese con le pinze, in quanto questi vortici perturbati afro-mediterranei hanno sempre un notevole grado d’imprevedibilità.
Non sarà però solo la pioggia a caratterizzare questa fase perturbata: la notevole profondità del vortice di bassa pressione, in uscita dalla Libia, innescherà infatti forti venti, con la componente orientale che andrà a colpire direttamente i settori ionici della Calabria e della Sicilia. La contrapposizione dell’anticiclone poco più a nord rafforzerà il gradiente barico e pertanto l’intensità dei venti. Correnti sciroccali risaliranno lungo i bordi orientali dell’anticiclone, per poi piegare ad E/NE proprio in corrispondenza delle coste ioniche calabre e sicule. La notevolissima intensità dei venti in mare aperto farà in modo d’innescare potenti mareggiate verso i tratti costieri della Sicilia orientale e della Calabria ionica centro-meridionale, con l’altezza delle onde che potrebbe raggiungere livelli notevoli fino ad oltre 6-7 metri. E’ un elemento di cui tener conto, meglio rafforzare gli ormeggi delle imbarcazioni nei porti esposti al mare grosso.