Si allontana verso levante il piccolo nucleo freddo che ha portato così tanto scompiglio in quest’inizio settimana: nel momento in cui sono le regioni settentrionali a sentire il maggior bisogno di pioggia, continuano invece ad essere le regioni del Sud quelle alle prese con situazioni più scoppiettanti in questo scorcio di maggio. La maggiore sorpresa in questo frangente deriva dall’entità invernale dell’episodio freddo sopraggiunto dai Balcani, che ha permesso nevicate fino a quote molto basse per il periodo, attorno ai 1300-1500 metri lungo i rilievi appenninici dall’Abruzzo fino alla Calabria.
Lo spostamento del vortice dallo Ionio all’Egeo è congeniale ad un evidente miglioramento, a cui contribuisce la progressiva spinta di un promontorio anticiclonico da ovest, che sta abbracciando una vasta zona dell’Europa. Si fa comunque sentire l’eredità dell’affondo freddo e così sarà ancora per qualche giorno: il notevole gradiente barico determinerà la persistenza di una circolazione settentrionale, ancora molto sostenuta fra il Canale d’Otranto e l’Alto Ionio.
Ci vuole un po’ di pazienza, ma la situazione sta per capovolgersi Negli ultimi giorni della settimana le condizioni meteo migliori riguarderanno il Sud e le due Isole Maggiori. L’anticiclone abbraccerà le zone meridionali, mentre mostrerà delle crepe più a nord. Le conseguenze di questi scenari saranno legati ad un evidente rialzo termico, con valori che si riporteranno più o meno nella norma del periodo.