I tentativi anticiclonici abortiti:
ne abbiamo contati diversi e sempre ad opera dello stesso protagonista: l’Anticiclone africano. Vi sono stati momenti in cui è riuscito ad espandersi più a nord, coinvolgendo anche l’Italia, ma si è trattato di spinte indotte più che altro da temporanei cambiamenti del posizionamento delle depressioni atlantiche.
Configurazione barica complicata:
per chi non ha dimestichezza in materia, rammentiamo che per “configurazione barica” intendiamo la disposizione, nel comparto europeo, delle Alte e delle Basse Pressioni. Or bene, analizzando i più autorevoli Modelli notiamo un trambusto barico non indifferente. Su gran parte dell’Europa si spartiranno la scena aree cicloniche e una figura altopressoria di matrice continentale. Le prime saranno riconducibili da un lato alla circolazione atlantica, dall’altro ad un flusso d’aria fredda di natura Artica. La struttura stabilizzante si posizionerà probabilmente tra la Scandinavia e la Russia Europea.
Le differenze modellistiche:
precedentemente abbiamo fatto riferimento alle discordanze emergenti dall’analisi dei più autorevoli Modelli. L’Americano GFS propende per una maggiore incidenza della circolazione Artica, mentre l’Europa ECMWF proponde saccature atlantiche tritatutto.
Gli effetti in Italia:
è ovvio che vi stiate domandando quel che sarà delle condizioni meteorologiche peninsulari. E’ altrettanto ovvio che dipenderà da quale delle due circolazioni avrà la meglio. Qualora dovesse aver ragione il Modello Americano, pericolose gocce fredde potrebbero insinuarsi nel Mediterraneo e compromettere gli scenari estivi. Se dovesse prevalere l’ipotesi Europea, non è escluso che l’approfondimento delle saccature cicloniche sull’Europa occidentale produca una controffensiva subtropicale con obbiettivo l’Italia. Tuttavia non è da escludere che anche qualora si dovesse procedere in quest’ultima direzione, piccole variazioni dell’asse di saccatura possano condurre le correnti atlantiche sulle nostre regioni.
Focus: il tempo sino al 14 luglio 2011
Il weekend trascorrerà in modo gradevole. Dal punto di vista del clima, sì, mentre per quel che concerne nubi e precipitazioni vanno messi in preventivo altri temporali sui principali comprensori montani. Le zone maggiormente coinvolte dovrebbero essere quelle dell’Appennino centro meridionali. Certamente andrà meglio al mare, ove prevarrà il sole. La settimana comincerà con l’introduzione di altri spifferi umida, sempre di origine atlantica, sulla parte centro settentrionale dell’Italia e conseguentemente permarrebbero condizioni di variabilità o instabilità. Più a sud, invece, il promontorio africano potrebbe ricomporre la stabilità estiva.
Stabilità che, verso il 10 di Luglio, potrebbe affermarsi in modo più convincente anche nelle altre parti d’Italia. Diffile sostenere condizioni di bel tempo sino a fine periodo, in quanto le ipotesi citate in sede evolutiva potrebbe condurre ad un nuovo indebolimento anticiclonico.
Evoluzione sino al 19 luglio 2011
Non è da escludere che verso metà mese un altro peggioramento vada a coinvolgere l’Italia, accompagnata dall’ennesima rinfrescata.
In conclusione.
Emerge, senza ombra di dubbio, una dinamicità stagionale strabiliante. C’è a chi può dispiacere, c’è chi invece sarà contento perché perlomeno non sembrano affacciarsi particolari eccessi termici. E saremo oltre metà Luglio.