Ancora l’Atlantico:
nelle ultime ore è giunta l’ennesima perturbazione atlantica, certificando quella vigoria ciclonica sulla quale s’era posto l’accento nelle analisi precedenti. Gli effetti, ancora una volta, rischiano di risultare fin troppo vivaci ma considerando che siamo nel cuore della stagione primaverile anche i forti temporali sono da considerarsi normali. Quel che è certo è che aprile sta per lasciarsi portandosi dietro una lunga scia d’instabilità, elemento che era mancato per lunghi tratti di marzo.
Si cambia guardia:
nell’ottica della dinamicità primaverile, va inserito gioco forza l’imminente cambio circolatorio. Il quadro meteorologico, in termini di fenomeni, cambierà poco o nulla. Ciò che muterà – decisamente – è l’origine della prossima perturbazione. Non più l’Atlantico, bensì l’Europa nordorientale. Qui, da giorni, è presente un Vortice Freddo che approfittando della mancanza di una solida Alta Pressione riesce ad estendere la propria influenza nel cuore del Continente. Ed entro 48 ore, anche per via della crescente spinta anticiclonica sull’Europa orientale, riuscirà ad inserire un nucleo instabile sul nostro Paese.
Il ponte del 1 maggio:
come detto più volte, l’instabilità risulterà l’assoluta protagonista anche dell’ultimo ponte festivo. Tratteremo i dettagli previsionali in seguito, quel che preme sottolineare in questa sede è che il maltempo verrà accompagnato da un nuovo calo delle temperature e il clima sarà piuttosto fresco. Non scordiamoci che saremo già agli esordi di maggio.
L’Alta delle Azzorre:
l’argomento è stato trattato approfonditamente nell’editoriale di ieri ed è bene riprenderlo perché quelle incognite sulle quali avevamo posto l’accento sembrano prendere quota. Il fulcro della struttura non riuscirà a spingersi con decisione verso est e sul nord Paese giungerà esclusivamente una sua propaggine. Frattanto sull’Europa nordorientale insisterà un nucleo freddo e sull’Atlantico delle vivaci depressioni, elementi che non depongono certo a favore di un periodo stabile e soleggiato duraturo.
Rischio instabilità concreto:
non a caso i più autorevoli modelli ci mostrano l’ingresso di un nuovo vortice instabile, che potrebbe addirittura isolarsi nel cuore del Mediterraneo andando a rinnovare condizioni di maltempo su tutte le nostre regioni.
Focus: evoluzione sino al 13 maggio 2014
Il weekend proporrà un nuovo, vigoroso peggioramento. Peggioramento che coinvolgerà un po’ tutte le nostre regioni, andando tuttavia a focalizzarsi maggiormente lungo il versante Adriatico e al Sud. Questo perché la traiettoria d’ingresso del nucleo instabile sarà più settentrionale, o meglio, da nordest. Le temperature caleranno nuovamente e farà fresco.
Seguirà una parentesi di bel tempo durante la quale potremo apprezzare un po’ di tepore e belle giornate di sole, pur senza escludere ulteriori insidie instabili sui rilievi. Ma come detto si tratterà, presumibilmente, di una parentesi destinata a naufragare sul finire della prima settimana di maggio a causa di un altro vortice instabile proveniente da nord.
Evoluzione sino al 18 maggio 2014
Qualora dovesse verificarsi l’isolamento della struttura in quota, con formazione di una goccia fredda, si avrebbero condizioni ‘d’instabilità persistente che rischiano di ripercuotersi anche nella prima parte della seconda decade di maggio.
In conclusione.
Insomma, il lato clemente della primavera non vuole ancora mostrarsi ed anche la prima parte di maggio potrebbe rivelarsi capricciosa sulla falsa riga del mese di aprile.