L’elemento saliente a breve termine.
Il maltempo si sposta al Sud, l’intensa perturbazione giunta dalla Spagna s’è adagiata sulle nostre regioni, regalando copiose precipitazioni, talvolta piuttosto intense. All’orizzonte appare un miglioramento, nel fine settimana e fenomeni relegati al Meridione.
L’elemento saliente a medio termine.
Ma si diceva della temporaneità del miglioramento. Fin dall’inizio della prossima settimana si dovrebbe assistere ad un nuovo cambio circolatorio. Le figure predominanti dovrebbe essere le seguenti: Alta delle Azzorre, Anticiclone continentale, Depressione Islandese. La prima posizionerebbe il fulcro ad ovest del Portogallo. Il seconda va affermandosi tra Russia europea e Scandinavia, ma tenderebbe a portarsi verso est. L’ultima, in rinforzo, sostituirebbe la figura stabilizzante sulla Penisola Scandinava e potrebbe pilotare una profonda ondulazione ciclonica, alimentata da aria Artica, verso l’Europa occidentale ed il Mediterraneo.
L’elemento saliente a lungo termine.
Insisterebbero pertanto condizioni meteorologiche spiccatamente autunnali, ulteriori impulsi perturbati che raggiungerebbero l’Italia regalando altre copiose precipitazioni.
Il trend a lungo termine:
Va detto inoltre che, stante l’identità di vedute tra i principali Global Models, si realizzerebbe un corposo calo termico che dovrebbe portarci abbondanti nevicate sui rilievi. A quote relativamente basse.
Elementi di incertezza:
Osservando attentamente la disposizione delle Alte e Basse Pressioni, sembra quasi di rivivere un remake della possente irruzione Artica che ha investito l’Europa la scorsa settimana.
Come in quella circostanza sussiste estrema incertezza circa la traiettoria d’ingresso del Vortice Polare. Se avvenisse ad ovest, potrebbero giungere sì le piogge ma in un contesto climatico molto ppiù. Se si manifestasse ad oriente, potrebbe esservi un coinvolgimento diretto peninsulare nella spirale artica.
Fattori di normalità climatica:
Analizzando i principali diagrammi termico-barici dello Stivale, osserviamo una normalità termica per i prossimi 10 giorni, potrebbe seguire un calo – da stabilirne l’intensità – su tutte le nostre regioni.
Per quanto riguarda le precipitazioni, attenuazione nel breve-medio termine, con ripresa sostanziale attorno alla metà del mese di Novembre.
Focus: evoluzione sino al 18 novembre 2008
Il primo step previsionale sarà caratterizzato da un’attenuazione del maltempo. La perturbabilità si tramuterà in instabilità, in trasferimento verso sud. Regioni Meridionali ed Isole maggiori che subirebbero quindi gli strascichi piovosi, comunque deboli. La pressione dovrebbe aumentare nel fine settimana e resistere nei primissimi giorni della nuova.
Dovrebbe poi seguire un nuovo peggioramento. Primi sintomi martedì, quando impulsi perturbati nord atlantici sfiorerebbero l’arco alpino. Potrebbe essere il preludio di un affondo ciclonico possente nel prosieguo settimanale, che andrebbe poi ad isolare una profonda depressione tra Mediterraneo centrale ed occidentale. Tempo in netto peggioramento, ritorno delle piogge, temperature in netto calo e sensibile rinforzo dei venti.
Evoluzione sino al 23 novembre 2008
Una ferita, la suddetta, che si rivelerebbe di lenta guarigione, così che anche l’ultima decade di Novembre potrebbe iniziare all’insegna delle piogge.
In conclusione.
E’ da tempo che seguiamo ipotesi perturbate, un Autunno che sembra volersi rifare del tempo perduto nello corso mese di Ottobre.