L’elemento saliente a breve termine.
L’Italia è interessata da un flusso di aria fresca innescata da una depressione presenti sui Balcani. Le masse d’aria scorrono sul bordo orientale di una figura anticiclonica e giungono nella Penisola determinando un calo delle temperature.
L’elemento saliente a medio termine.
Nei prossimi giorni l’area di Bassa Pressione muoverà qualche passo verso ovest e vari impulsi instabili giungeranno nel Mediterraneo determinando varie fasi temporalesche al Centro Sud e parte delle Isole Maggiori. Il Nord risulterà protetto da un campo anticiclonico anche se potrà esservi locale variabilità. A seguire l’isolamento di una struttura anticiclonica nelle zone centro settentrionali europee dovrebbe facilitare l’innesco di altri apporti instabili verso la Penisola.
L’elemento saliente a lungo termine.
La rottura del blocco anticiclonico dovrebbe avvenire nell’ultima decade mensile ad opera del flusso perturbato di origine oceanica.
Il trend a lungo termine:
La mancanza di una figura anticiclonica sul Mediterraneo e la presenza di una piccola palude barica sarebbero elementi che potrebbero far sì che gli apporti perturbati oceanici possano avvicinarsi “pericolosamente” all’Italia.
Elementi di incertezza:
L’analisi odierna evidenzia due elementi fondamentale nell’evoluzione meteorologica peninsulare. Il primo è ascrivibile alla presenza di una circolazione ciclonica nei Paesi dell’ex Jugoslavia, il secondo è invece attribuibile alla tenuta e disposizione del blocco anticiclonico in formazione sull’Europa centro settentrionale. Per comprendere quale potrebbe essere il tempo nell’ultima decade mensile si dovrà necessariamente attendere che queste figure esplichino la loro azione.
Fattori di normalità climatica:
L’osservazione dei vari diagrammi termico-barici relativi alle diverse località peninsulari evidenzia una normalità termica nel medio lungo termine.
Le precipitazioni appaiono invece in deciso incremento, dal 10 in poi i temporali dovrebbero manifestarsi soprattutto nelle regioni del Centro Sud e successivamente dovrebbero giungere anche nelle altre zone peninsulari.
Focus: evoluzione sino al 20 settembre 2009
In settimana apporti di aria instabile raggiungeranno le regioni Centro Meridionali determinando una fase temporalesca che a più riprese interesserà un po’ tutte queste regioni ma anche parte delle Isole. Al Nord il tempo si manterrà nel complesso buono, anche se non mancherà qualche nuvola sparsa e occasionali fenomeni sui rilievi alpini.
A seguire apporti d’aria fresca settentrionale potrebbero determinare un’accentuazione dell’instabilità nelle regioni Settentrionali ma il Mediterraneo in genere resterebbe preda di una sorta di palude barica con annessi fenomeni a macchia di leopardo anche nelle altre regioni.
Evoluzione sino al 25 settembre 2009
Nell’ultima decade mensile il flusso perturbato oceanico potrebbe estendersi all’Italia determinando una prosecuzione della fase autunnale ma in un contesto termico relativamente più mite.
In conclusione.
Emerge chiaramente un graduale declino della stagione estiva che proprio in settimana dovrebbe avere il suo culmine proponendo temporali sparsi in diverse regioni.