L’estate non demorde:
l’autunno s’è fatto vedere a sprazzi, anzi, su alcune regioni si sta vivendo un’appendice estiva prolungata. In altre zone d’Italia, al contrario, il maltempo autunnale ha ricordato quanto può essere deleterio il caldo fuori stagione. Caldo che non demorde ed anche se non sarà paragonabile a quanto avvenuto ad inizio settimana, tornerà a farsi vivo nel corso del weekend.
Anticiclone Afro-Mediterraneo:
definirlo soltanto africano forse non è corretto, perché stavolta avrà si radici subtropicali ma l’entità del caldo – lo ripetiamo – non sarà minimamente paragonabile ai giorni scorsi. Il flusso sahariano risulterà sbilanciato ad ovest, decisamente, e coinvolgerà parzialmente la Penisola Iberica. Un po’ d’aria calda risalirà verso nordovest, valicando addirittura le Alpi e portando ad un rialzo termico consistente anche in quelle zone. Il che significa che avremo un significativo aumento delle temperature – le massime – sul Nord Italia. Permarranno anomalie positive rilevanti, anche di 4-5°C.
La svolta:
lunedì e mercoledì ci interrogammo sull’eventuale via d’uscita e giudicammo l’Atlantico l’unico in grado di sbloccare la situazione di stallo. In parte è vero, perché dovendo valutare la dinamica iniziale del cambio circolatorio atteso, non possiamo non attribuire un ruolo preminente alle depressioni oceaniche. Sarà proprio una di queste strutture ad agganciare un po’ d’aria fredda proveniente da est. L’irruzione avverrà anche per un altro motivo: lo spostamento del muro anticiclonico. Si collocherà sulla Penisola Iberica, laddove affluire l’aria sahariana di cui sopra.
Cambio di marcia vero o presunto?:
anzitutto dovremo valutare l’entità dell’irruzione e l’eventuale strutturazione di un vortice instabile nel cuore del Mediterraneo. Dalla quantità d’aria fresca che riuscirà a penetrare dipenderanno, evidentemente, le sorti del nostro tempo. Al momento l’ipotesi modellistica prevalente contempla lo sviluppo di una “pericolosissima” goccia fredda, che andrebbe a colpire soprattutto le regioni orientali e meridionali. Ma non possiamo escludere che al di là di qualche episodio instabile e un brusco calo termico, lo scenario risulti molto meno “accattivante”.
Il bivio di fine mese:
restando in tema d’ipotesi modellistiche, stiamo cercando di capire cosa accadrà in seguito. Al momento si scorgono nuovi scenari anticiclonici, ma non possiamo trascurare il quadro “invernale” emerso in alcune corse del modello europeo ECMWF. La permanenza del blocco anticiclonico iberico, in spinta verso nord, potrebbe facilitare la discesa d’aria fredda verso gli ultimi giorni d’Ottobre, con ripercussioni durante il ponte di Ognissanti.
Focus: evoluzione sino al 30 ottobre 2014
Si prospetta uno splendido weekend d’autunno, o meglio, tardo estivo. La presenza anticiclonica assicurerà bel tempo su tutte le nostre regioni e il clima si manterrà decisamente mite. Anche un po’ caldo. La situazione dovrebbe mutare a partire da martedì, quando i primi refoli d’aria fresca da est andrebbero a causare un peggioramento su Triveneto e regioni centrali. Sarebbe il preludio all’ondata di maltempo successiva, associata ad un autentico tracollo termico.
A seguire, dopo il plausibile riassorbimento della goccia fredda, potrebbe manifestarsi un nuovo miglioramento grazie all’incidenza dell’Alta Pressione presente sulla Penisola Iberica. Ma potrebbe rivelarsi un miglioramento di breve durata, destinato a naufragare in vista di fine mese a causa di maggiori ingerenze fredde di origine artica.
Evoluzione sino al 04 novembre 2014
Qualora dovesse realizzarsi l’ipotesi suddetta, novembre esordirebbe all’insegna del tempo invernale. Insomma, i primi freddi di stagione sembrano proprio dietro l’angolo.
In conclusione.
Autunno che procede a strattoni, ma che ben presto potrebbe acquisire una propria autonomia mostrandoci il vero volto stagionale.