Più volte, durante le nostre analisi, abbiamo detto che l’Inverno al Centro Sud statisticamente si presenta sovente dopo metà Gennaio. Fino ad oggi, se si esclude qualche fugace episodio nevoso alle basse quote, il gelo ha prediletto le regioni Settentrionali, spesso investite da flussi molto freddi provenienti dall’Europa continentale. Ora però, come tradizione della “Merla” vuole, l’Inverno busserà alle porte dell’intera Penisola e potrebbe essere un ingresso irruento. Lo si è detto in apertura, un nucleo del Vortice Polare si getterà a sud colpendo in parte anche l’Italia.
Non è una situazione usuale, si badi bene, quindi ancora oggi potrebbero esservi delle difficoltà da parte dei modelli di identificare non tanto la dinamica, quanto i possibili effetti. Molto dipenderà dalla traiettoria della colata, spostamenti verso ovest oppure est andrebbero a determinare variazioni consistenti soprattutto in termini precipitativi. Non escludiamo difatti che la portata dell’irruzione possa creare i presupposti per la formazione di una vasta area di Bassa Pressione in prossimità delle regioni Meridionali. Se così fosse la fase immediatamente successiva all’ingresso del gelo potrebbe essere caratterizzata da nevicate diffuse al Centro Sud e nelle Isole. E cadrebbero sino a quote basse.
Ma andiamo con ordine. L’interazione tra l’aria Siberiana e i venti miti di Scirocco sta causando un peggioramento su tutta Italia. Domani il maltempo interesserà principalmente le regioni del Centro Sud e le due Isole, mentre al Nord si apprezzerà un miglioramento. Non prima però che residue nevicate possano interessare il basso Piemonte e soprattutto l’Emilia Romagna. Nevicate che dovrebbero cadere in modo copioso sull’Appennino centrale, specie sui versanti Adriatici, mentre nelle Centrali tirreniche dal pomeriggio si avrà un miglioramento con ampie schiarite. Neve che andrebbe ad interessare anche le basse quote, specie su Toscana, Marche e Abruzzo.
Le precipitazioni di maggiore consistenza dovrebbero comunque interessare le regioni ioniche, in particolare la Calabria e la Basilicata durante la mattinata. Altri piogge abbondanti sono attese su Sardegna e Sicilia, con tendenza verso un’attenuazione nella seconda parte del giorno.
Giovedì si manifesteranno i primi cenni di cambiamento. I venti inizieranno a disporsi dai quadranti occidentali, sostenuti nei mari circostanti le Isole. Il tempo sarà nel complesso variabile e potrebbe esserci qualche residuo fenomeno al Sud e delle nevicate lungo i crinali alpini del confine settentrionale. Segnaliamo un calo termico nelle regioni Centro Meridionali e le due Isole, sintomo dell’avvicinamento del Vortice Polare.
La giornata del venerdì non proporrà sostanziali variazioni, se non qualche precipitazione in più al Sud e nelle regioni del medio versante Adriatico. Sabato, invece, si potrebbe assistere ad un deciso calo nei valori di pressione a causa dell’ingresso della parte avanzata del Vortice Polare. Inizialmente il gelo fluirà al Nord e nella prima parte del mattino potrebbe nevicare sul Triveneto sin sulle zone pianeggianti. Sulle altre regioni avremo correnti temporaneamente di Libeccio con precipitazioni localmente abbondanti nei versanti tirrenici. Dal pomeriggio, un po’ dappertutto con la sola esclusione dell’estremo Sud, si intensificheranno correnti settentrionali e inizierà a penetrare l’aria fredda dalla Valle del Rodano. In serata sulla Sardegna potrebbero manifestarsi le prime nevicate a bassa quota.
Domenica il gelo dovrebbe propagarsi all’intera Penisola. Al Nord il tempo sarà buono, al Centro Sud e sulle Isole si avranno condizioni di tempo variabile o localmente instabile, con locali precipitazioni che, date le temperature, potrebbero risultare nevose sino a bassa quota.