L’elemento saliente a breve termine.
Il guasto che la scorsa settimana ha determinato una vivace fase di instabilità è stato ricucito, ora è presente l’Alta Pressione ma permangono disturbi diurni nelle zone interne e in prossimità dei rilievi.
L’elemento saliente a medio termine.
Le festività Pasquali potrebbero invece proporre un nuovo peggioramento, dettato da un nuovo affondo ciclonico nelle aree occidentali del Continente. Svariati impulsi perturbati attraverseranno la Francia, portandosi poi verso la Penisola Iberica ed inifine sul Mediterraneo centrale. Il primo dovrebbe giungere mercoledì, poi ne seguirebbe un altro più deciso e consistente, che potrebbe determinare un cambiamento del tempo su gran parte della Penisola.
L’elemento saliente a lungo termine.
Il lungo termine sembra destinato a perpetuare l’azione depressionaria sui settori occidentali dell’Europa, evoluzione tipicamente primaverile i cui risvotli peninsulari appaiono ancora incerti.
Il trend a lungo termine:
Potrebbe comunque proseguire una fase di spiccata variabilità, caratterizzata da locale instabilità diurna in particolare nelle zone interne e in prossimità dei principali comprensori montani.
Elementi di incertezza:
Osservando i diversi modelli previsionali, notiamo alcune differenze di base che potrebbero determinare effetti piuttosto diversi nell’evoluzione meteorologica peninsulare.
Il centro di Calcolo europeo propone infatti l’isolamento di una vasta area perturbata proprio sulle nostre regioni, il tempo risulterebbero quindi instabile o pertubato anche nella settimana successiva alla Pasqua. Il modello americano GFS mostra invece sia una diversa traiettoria ciclonica, con maggiore coinvolgimento delle regioni Meridionali e Isole, sia una ricucitura dello strappo per via di una rimonta dinamica anticiclonica. Frutto di altri apporti ciclonici sull’Europa occidentale.
Fattori di normalità climatica:
Osservando il profilo termico-barico relativo alle diverse località peninsulari notiamo come le temperature siano destinate a permanere prossime alla norma oppure al di sopra.
Per quel che concerne le precipitazioni, sembra oramai certa la fase instabile Pasquale, mentre a seguire regna l’incertezza derivante dalle due ipotesi modellistiche descritte pocanzi. Tuttavia, qualsiasi sia l’evoluzione più probabile, potremo osservare la persistenza dell’instabilità diurna tipica della Primavera.
Focus: evoluzione sino al 19 aprile 2009
Tempo in fase di temporaneo miglioramento, fin da mercoledì giungeranno refoli di aria umida e instabile annessi ad una figura ciclonica destinata dapprima alla Sardegna e poi alle regioni Meridionali. Notevole l’incremento dell’instabilità su tutte le regioni, ma la maggiore fenomenologia, data la traiettoria del nucleo instabile, dovrebbe interessare Isole e Sud. Anche se in una prima fase verrebbero coinvolti i settori occidentali del Settentrione.
Poi tempo in ulteriore peggioramento, le festività Pasquali potrebbe proporre difatti una fase di marcata instabilità dettata da un più ampio sistema depressionario che farebbe il suo ingresso nel Mediterraneo centro occidentale. V’è da stabilire se andrà portandosi verso sudest, oppure se andrà a posizionarsi proprio sulle nostre regioni. Vi saranno comunque molto rovesci e temporali, qualora la perturbazione optasse per un passaggio meno meridionale, si potrebbe assistere ad una fase di diffuso maltempo.
Evoluzione sino al 24 aprile 2009
A seguire, non è da escludere un graduale miglioramento, tuttavia indugerebbero refoli di aria umida oceanica che manterrebbero in essere frequente instabilità diurna.
In conclusione.
Insomma, la bella stagione sembra ancora lontana. Si apre un periodo che sembra propizio per nuove precipitazioni, ma siamo pur sempre in Primavera e quindi sarà normale avere delle zone peninsulari ove il soleggiamento potrebbe risultare maggiore.