Previsione valida per il periodo 21 dicembre/25 dicembre (affidabilità alta 70%)
Configurazione barica generale: in un contesto di generale stabilità, opera dell’alta pressione continentale in estensione sulle nostre regioni, avremo disturbi sui settori occidentali del paese causati da un’area ciclonica, blanda, attualmente presente sulla penisola iberica.
Stato del cielo: mentre sui settori adriatici il cielo si manterrà tra il sereno ed il poco nuvoloso, anche se non sono escluse velature, su nordovest, isole maggiori ed estremo sud avremo nuvolosità irregolare, con frequenti addensamenti.
Avremo precipitazioni?: in prima fase avremo fenomeni sparsi su Sardegna e regioni nord occidentali, con neve su Alpi, a seguire, nel week end, le piogge, deboli, si porteranno all’estremo sud, in particolare tra Sicilia, Calabria e Puglia.
Andamento termico: le temperature sono attese in ulteriore lieve aumento, tuttavia si manterranno sostanzialmente in linea con l’andamento medio stagionale.
Linee di tendenza per il periodo compreso tra il 26 dicembre e il 29 dicembre (affidabilità media 50%)
Configurazione barica generale: persiste un contesto sostanzialmente stabile, tuttavia si potrebbe assistere ad un progressivo indebolimento anticiclonico continentale su Europa orientale, ad opera di flusso assai freddo dai quadranti settentrionali. Sui settori di ponente del continente agirebbe invece l’alta pressione delle Azzorre.
Stato del cielo: cielo che dovrebbe mantenersi sostanzialmente poco nuvoloso un po’ su tutte le nostre regioni, potrebbero giungere degli addensamenti su versanti adriatici per l’erosione al campo anticiclonico.
Possibili precipitazioni: tempo che si manterrebbe secco su tutte le regioni, qualche sporadico fenomeno non è escluso possa interessare il basso Adriatico e lo Ionio, Puglia e Calabria in primis.
Profilo termico: le temperature dovrebbero mantenersi in linea con le medie stagionali, anche se non si esclude un lieve calo ad iniziare proprio dai versanti orientali dello stivale.
Extreme forecaste, uno sguardo dal 30 dicembre al 2 gennaio (affidabilità bassa 30%)
Disposizione barica continentale: è possibile notare uno spostamento del core freddo del Vortice Polare in direzione della penisola Scandinava e della Russia europea, mentre l’alta delle Azzorre, tra penisola iberica e Francia, mostra una certa tendenza meridiana.
Risvolti configurativi sull’Italia: permangono poche le variazioni bariche sulla nostra penisola, tuttavia si può notare una maggiore vicinanza del flusso gelido polare all’arco alpino centro orientale. Evoluzione da monitorare con attenzione per i primi giorni del nuovo anno.
Stato del cielo: avremo ancora condizioni di cielo sostanzialmente sereno o poco nuvoloso su tutte le nostre regioni, ad eccezione di locali addensamenti su Alpi orientali e lungo la catena appenninica orientale.
Possibili precipitazioni: non sono attese precipitazioni, salvo qualche sporadica nevicata sulle Alpi.
Le temperature: le temperature potrebbero subire un progressivo calo per l’ingresso di correnti più fredde dai quadranti settentrionali. Ciò ad inizio nuovo anno.
L’editoriale odierno si conclude con l’analisi del diagramma termico-barico, con riferimento alla quota di 850 hPa, della capitale. Uno specchio fedele di quella che potrebbe essere l’evoluzione da qui all’inizio del nuovo anno.
Possiamo notare un primo rialzo in concomitanza delle festività natalizie, a seguire un lento ma progressivo calo termico, da sottolineare come alcune corse modellistiche mostrino un brusco abbassamento, mentre risultano poche quelle che puntano decisamente oltre la media stagionale.
Un andamento che trova conforto anche nell’analisi dei geopotenziali, dai quali si evince, dopo un periodo anticiclonico attualmente in essere, un progressivo ma costante calo, sintomo dell’erosione anticiclonica che abbiamo descritto in fase di analisi.