Gli ultimi sussulti africani stanno coinvolgendo le regioni meridionali, ma va detto che le alte temperature che si registreranno ancora oggi saranno frutto anche dei venti di caduta dall’Appennino. Venti che si stanno orientando dai quadranti occidentali, cenno di un progressivo cambiamento delle condizioni meteorologiche.
Cambiamento che si manifesterà in modo convincente nel corso della prossima settimana, quando una circolazione fresca e instabile da nord prenderà possesso del Mediterraneo innescando non soltanto un rapido incremento delle precipitazioni, ma anche un sensibile calo delle temperature.
Il tempo domenica 23 giugno
L’ulteriore intrusione di masse d’aria relativamente fresca dai quadranti occidentali darà luogo ad un incremento dell’instabilità su alcune regioni d’Italia. Anzitutto al nord, a cominciare dalle Alpi, ma verso sera violenti temporali sembrerebbero in grado di espandersi verso le zone pianeggianti. Nel corso del pomeriggio prevediamo degli scrosci di pioggia anche sulla dorsale appenninica, lungo il versante Adriatico, e nelle zone interne della Sicilia. I venti rinforzeranno ulteriormente dai quadranti occidentali e le temperature registreranno un calo anche al sud, pur persistendo su valori localmente superiori ai 30°C.
Brusco cambiamento a inizio settimana
La giornata di lunedì si aprirà all’insegna delle piogge e di qualche temporale nelle regioni di nordest, dove comincerà ad affluire aria fresca dalla porta della Bora. Nel corso della giornata assisteremo all’aumento della nuvolosità anche nelle altre regioni centro meridionali, con precipitazioni sovente a carattere di rovescio o temporale. Le più interne interesseranno il versante Adriatico. Su nordovest e Sardegna prevarranno le schiarite. I venti proverranno quasi ovunque da Maestrale, con temperature che caleranno ancora al centro sud.
Da martedì e sino a giovedì vi sarà un ingresso di masse d’aria molto fresca dai quadranti settentrionali. Venti che tenderanno ad orientarsi da n/ne, innescando un ulteriore aumento dell’instabilità sul Triveneto, al centro sud e nelle due isole maggiori. I fenomeni di maggiore intensità coinvolgeranno il versante Adriatico, il più esposto al tipo ai venti di grecale.