L’elemento saliente a breve termine.
La nostra Penisola sarà interessata da una veloce discesa di aria gelisa proveniente dall Russia. La presenza di una vasta depressione tra lo Ionio ed il Mar Egeo provochrà instabilità sulle regioni del medio e basso Adriatico, con nevicate anche a quote pianeggianti.
L’elemento saliente a medio termine.
Da metà della nuova settimana è previsto un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche ad opera di una vasta depressione proveniente dal Nord Europa. Avremo la discesa di aria fredda dai quadranti settentrionali, con possibile formazione di un minimo sul Tirreno. Non si esclude la possibilità di nevicate a quote medie al Centro ed in pianura al Nord.
L’elemento saliente a lungo termine.
L’alta pressione delle Azzorre porterà i suoi massini in pieno Oceano Atlantico, mentre dal Nord Europa si avranno discese d’aria fredda destinate al Mediterraneo centro occidentale.
Il trend a lungo termine:
Sembra profilarsi un periodo estremamente dinamico, con ripetute occasioni per precipitazioni su gran parte della nostra Penisola. Segnaliamo inoltre la possibilità di discese d’aria fredda Artico-Marittima ad intervalli regolari, con annesse nevicate al Centro Nord a quote collinari.
Elementi di incertezza: Derivano essenzialmente dall’effettivo posizionamento dell’alta pressione delle Azzorre e dalla tanuta in senso meridiano. In parole povere si potrebbe avere un blocco oceanico relativamente stabile, con reiterazione di scambi meridiani da Nord verso Sud e viceversa.
Fattori di normalità climatica:
la dinamicità del mese di febbraio pare trovare conferme dalle ultime analisi modellistiche. Le configurazioni bariche saranno tali per cui potrebbero, come detto pocanzi, accentuarsi gli scambi meridiani da Nord verso Sud e viceversa.
In tal contesto si profilano scenari tipicamente invernali con temperature in media o leggermente sotto su molte delle nostre regioni, mentre le precipitazioni dovrebbero assicurare un buon rifornimento idrico.
Focus: evoluzione sino al 16 febbraio 2006
I modelli di previsione propongono un’attività polare piuttosto intensa tra la Penisola Scandinava e le Isole Britanniche. L’alta pressione delle Azzorre si posizionerà in pieno Oceano Atlantico, lasciando così scoperta buona parte dell’Europa Centrale e Mediterranea.
Tale scenario depone a favore di recrudescenze invernali nelle zone sopra menzionate, con possibli risvolti anche sulla nostra Penisola. Tuttavia sembra che il freddo possa proporsi meno intenso rispetto alle ultime irruzioni siberiane, assicurando nevicate sui rilievi e probabilmente anche alle medie quote collinari.
Evoluzione sino al 21 febbraio 2006
Scenario che sembra destinato a protrarsi anche al periodo previsionale considerato, senza che vi possano essere sostanziali variazioni allo schema barico consolidato. Proseguirebbe pertanto un febbraio all’insegna della dinamicità e delle freuqente occasioni per precipitazioni, anche nevose.
In conclusione.
Da quanto appena esposto ne deriva un elemento chiave del proseguo della stagione invernale: la dinamicità. Un elemento che segna inesorabilmente la disposizione degli attori barici verso la prossima stagione primaverile, quando avremo un’ulteriore accentuazione degli scambi energetici lungo i meridiani.