Il merito delle diverse perturbazioni in rapido transito tra oggi e domani avranno il merito, innegabile, di interrompere quegli scampoli primaverili assolutamente fuori stagione. Nei giorni scorsi Isole e Sud hanno vissuto momenti estremamente miti, con temperature che hanno raggiunto la soglia dei 20 gradi. Un fuoco di paglia? Purtroppo no. Ed è giusto utilizzare il vocabolo purtroppo perché siamo a Gennaio e per la Primavera c’è ancora tempo. Ora è giusto che faccia freddo. Che ci sia l’Alta Pressione può essere anche accettabile, ma certamente non l’anticiclone africano.
Dovremo esserci abituati, perché negli ultimi anni è innegabile che il trend barico abbia proposto, sovente, repentini sbalzi termici. E’ facile passare dal caldo al freddo e viceversa. Anche se poi, a bene vedere, sono state più le fasi calde che quelle fredde. E’ piovuto tantissimo ed è un altro fatto assodato. Chi diceva che il riscaldamento globale avrebbe causato la desertificazione delle aree meridionali peninsulari, dovrà ricredersi. Gli effetti, finora, sono stati diversi. E non è detto che invece che il processo di riscaldamento sia dettato semplicemente dalla naturale ciclicità climatica.
Ora concentriamoci sulla previsione. Perché a dispetto della prossima monotonia, nelle prossime 36 ore proporrà qualche spunto di discussione. Una prima perturbazione sta transitando al Centro Sud, un’altra è in procinto di raggiungerci e recherà condizioni di maltempo per un’altra giornata. Maltempo, o per meglio dire, instabilità che interesserà maggiormente la parte centro meridionali peninsulare e sarà seguita da un temporaneo cambio circolatorio. I venti di disporranno dai quadranti settentrionali e determineranno una diminuzione delle temperature. Si tornerà, giusto qualche ora, in un range di normalità stagionale.
Dicevamo delle precipitazioni. Anzitutto va detto che al Nord Italia tornerà il sole. O quasi. Lungo le creste alpine disposte nel confine continueranno a transitare nuvole minacciose, annesse a qualche spruzzata di neve in Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Trentino Alto Adige. Fioccate che potrebbero proseguire anche nella giornata di giovedì.
Al Centro Sud e nelle due Isole quella di domani sarà una giornata caratterizzata da nubi irregolari, con associate frequenti precipitazioni. Interesseranno maggiormente Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. L’Isola risulterà probabilmente la regione più colpita. La quota neve andrà dai 1200 m dei rilievi appenninici centrali, ai 1400/1500 m delle montagne meridionali. Nel corso della sera fenomeni in graduale attenuazione e tendenza alla variabilità.
Giovedì, detto delle residue nevicate sulle creste di confine, tornerà il bel tempo un po’ ovunque. Comincerà quella rimonta anticiclonica citata in apertura. Una rimonta anticiclonica che si avvarrà del supporto assai mite africano. Temperature destinate ad accrescersi nel fine settimana, sino a raggiungere valori di 20 gradi e oltre sulle Isole e al Sud. Il clima risulterà gradevole anche al Nord, tuttavia si dovrà mettere in conto il ritorno delle nebbie e delle nubi basse. Andrà meglio in montagna, ove invece prevarrà il sole o comunque nubi di poco conto di tipo stratiforme.
Più passeranno i giorni e più la stasi anticiclonica causerà un incremento dell’umidità. E difatti le nebbie non si limiteranno soltanto al Nord. Si manifesteranno anche al Centro – in valli e localmente sulle coste – e localmente anche al Sud e nelle due Isole. Insomma, una tipica situazione di stabilità invernale.