L’elemento saliente a breve termine.
Le condizioni meteo saranno influenza da un flusso di umide correnti oceaniche che renderanno il clima umido, a tratti uggioso. A risentirne maggiormente le regioni centro settentrionali, vista la maggiore vicinanza ai principali centri depressionari posizionati tra isole britanniche e penisola scandinava.
L’elemento saliente a medio termine.
Il trend barico suddetto potrebbe subire una drastica variazione nella prima settimana di marzo, quando i principali modelli numerico-previsionali sono sostanzialmente concordi nell’identificare un temporaneo blocco atlantico ad opera di elevazione meridiana dell’alta pressione oceanica. Un’ampia ondulazione artico-marittima potrebbe dirigersi verso sud, non è escluso che possa influenzare decisamente il bacino del Mediterraneo.
L’elemento saliente a lungo termine.
La tendenza suddetta potrebbe portare strascichi instabili anche in ingresso di seconda decade mensile, tuttavia con un graduale miglioramento anche se potrebbe permanere in loco una fase oceanica simile a quella attuale.
Il trend a lungo termine:
Se tale scenario trovasse conferme, ribadiamo che da diversi giorni, anche se posticipato, viene vista la possibilità di recrudescenza tardo invernale, avremmo precipitazioni diffuse e un generale calo termico.
Elementi di incertezza:
Chi ci segue giornalmente, o comunque assiduamente, sa benissimo quelli che potrebbero essere i maggiori elementi di incertezza tali da modificare una linea evolutiva apparentemente lineare.
Si tratta della disposizione e intensità del Vortice Polare, visto in indebolimento in seguito ad interessanti dinamiche stratosferiche. La progressione orientale, verso Scandinavia, potrebbe difatti favorire quell’elevazione meridiana dell’alta pressione oceanica.
Fattori di normalità climatica:
Osservando con attenzione il diagramma termico-barico possiamo notare un range termico generalmente al di sopra delle medie, anche se di poco. Tendenza che potrebbe essere stravolta attorno al 5-6 di marzo.
Stravolgimento che potrebbe riguardare anche le precipitazioni, attualmente scarse e nei prossimi giorni limitate debolmente soltanto a qualche regione. Nel periodo marzolino suddetto i fenomeni potrebbero intensificarsi ed estendersi a molte aree dello stivale.
Focus: evoluzione sino al 09 marzo 2008
Prima fase previsionale che sarà caratterizzata da quel flusso umido oceanico tale da portare condizioni meteo umide, a tratti uggiose. I settori peninsulari maggiormente colpiti dovrebbero essere quelli occidentali, in modo particolare settentrione e alto Tirreno. Insomma, quelle aree con maggiore predisposizione precipitativa in seno a tal tipo di circolazione atmosferica.
Seguirebbe un temporaneo miglioramento ad opera di richiamo subtropicale, ma poi potrebbe concretizzarsi un generale quanto marcato calo barico ad opera di estensione ondulatoria artico-marittima verso i settori centro meridionali del continente. Si avrebbe così un peggioramento delle condizioni meteo su gran parte della penisola, con precipitazioni diffuse e calo termico.
Evoluzione sino al 14 marzo 2008
L’azione instabilizzante settentrionale andrebbe a mantenere vive condizioni tardo invernali sino all’ingresso in seconda decade mensile, quando si potrebbe assistere ad una distensione del flusso principale oceanico lungo i paralleli.
In conclusione.
L’editoriale di inizio settimana pone l’accento su un tipo di evoluzione che potrebbe portarci condizioni tardo invernali tra il medio ed il lungo termine. Tuttavia sappiamo che quando ci si trova dinanzi ad arco temporale così ampio è bene aggiornarsi costantemente.