La prima volta in stagione:
già, stiamo affrontando la prima incursione anticiclonica degna di tal nome. E quale miglior attore protagonista se non l’Anticiclone Africano? Alla fin fine non dovrebbe stupirci, è il trend consolidatosi nell’ultimo decennio a discapito dell’altra figura anticiclonica: quella delle Azzorre. Tralasciando per un attimo il discorso sulle temperature, non può che far piacere qualche giorno di bel tempo. Non scordiamoci che veniamo da un lunghissimo periodo fatto di piogge ed anche di tardive incursioni fredde.
Sbalzi termici repentini:
è evidente che in presenza di una struttura altopressoria proveniente dal nord Africa, non dobbiamo stupirci dell’impennata termica improvvisa. Le temperature, soprattutto negli ultimi 2-3 giorni, hanno raggiunto valori notevoli. Basti pensare che in Sicilia, confermando le previsioni di qualche tempo fa, sono stati raggiunti i primi 30°C dell’anno. L’anomalia termica ci accompagnerà per gran parte della settimana e solamente durante il weekend avremo modo di apprezzare valori più consoni al periodo.
Un po’ di caldo, sì, ma non per tutti:
l’inclinazione dell’asse dell’Alta Pressione fa sì che l’afflusso caldo-umido segua la direttrice Penisola Iberica, Nord Italia, Europa centrale. Più ad est, al contrario, è in atto una circolazione fredda e instabile i cui risvolti – in termini di temperature – coinvolgono parzialmente le regioni del medio-basso versante adriatico e il sud.
Scatta l’ora dei temporali:
i primi temporali di calore dovrebbero manifestarsi martedì, ma quasi esclusivamente sui rilievi del nordest. Temporali che verranno alimentati dal crescente riscaldamento diurno e dalla presenza di una buona percentuale di umidità relativa nell’aria. Da venerdì, invece, la situazione dovrebbe ulteriormente peggiorare e sfociare in una fase instabile decisamente incisiva, destinata a coinvolgere gradualmente l’intero Paese.
Quali sono le cause?:
Dobbiamo necessariamente volgere la nostra attenzione ad ovest, in Atlantico. Nei prossimi giorni assisteremo all’approfondimento di un’ampia depressione a ridosso dell’Islanda, le cui maglie si insinueranno lungo il fianco settentrionale della cupola anticiclonica. L’azione erosiva si tradurrà in un indebolimento dell’Alta Pressione, che sembra lasciarsi scappare quella che in gergo definiamo “goccia fredda”. Goccia fredda destinata ad attraversare l’Italia, con effetti che rischiano di rivelarsi pericolosi a seguito dei forti contrasti termici tra l’aria fresca atlantica e quella caldo-umida preesistente.
Solo un fuoco di paglia?:
Difficile dirvi, fin da oggi, se si tratterà di una ferita profonda e di difficile guarigione, oppure di una semplice abrasione superficiale destinata a rimarginarsi nell’arco di poco tempo. I Modelli, a tal proposito, appaiono tutt’altro che concordi.
Focus: evoluzione sino al 28 aprile 2013
Fino a giovedì avremo condizioni di tempo stabile, soleggiato e un po’ caldo. Come detto prevediamo valori termici d’inizio estate, tant’è che in diverse città si supereranno facilmente i 25°C. Da segnalare, martedì, lo sviluppo di locali nubi temporalesche sulle aree alpine orientali e più occasionalmente nelle zone interne dell’Appennino centro settentrionale. Venerdì, invece, la situazione muterà sulle Alpi con la comparsa dei primi, intensi temporali. Temporali che potrebbero espandersi verso le aree pianeggianti, mentre al centro sud e nelle due isole maggiori insisterebbero condizioni di tempo anticiclonico.
Tra sabato e domenica, invece, il tempo potrebbe peggiorare anche nelle regioni centro meridionali e insulari. Il passaggio della goccia fredda, se confermato, incentiverebbe una vigorosa instabilità alla quale risulterebbero associati violenti temporali.
Evoluzione sino al 03 maggio 2013
Spingersi così in là nel tempo, lo si è detto in precedenza, risulta impresa ardua. Non scordiamoci che siamo ancora ad aprile, un mese che nel bene o nel male può riservare repentini cambiamenti meteorologici. Ragion per cui vi invitiamo a seguire i prossimi aggiornamenti.
In conclusione.
Primavera che sembra aver deciso di fare … la primavera! Perché anche qualora dovesse manifestarsi l’ondata temporalesca ampiamente descritta, rientrerebbe in un quadro di assoluta normalità stagionale.