Diciamo subito che la “view” a stelle e strisce indica, per l’Italia la penisola balcanica e l’Ucraina, caldo anomalo per lunghi tratti da marzo a maggio. La mancanza d’aria gelida in tutta la Russia non dovrebbe facilitare intrusioni d’aria fredda per tutta la primavera. Di conseguenza potrebbero susseguirsi lunghi periodi con temperature più alte del normale in combinazione con un clima più secco.
Dalla fine di aprile fino a maggio si prevede un quadro termico più consono alla prima parte dell’estate, con ondate di calore più intense tra il Sud Italia e i Balcani meridionali. I forti contrasti termici con l’aria più fredda oceanica in transito a ridosso delle Alpi potrebbero dar luogo a occasionali forti temporali sull’Italia settentrionale e nel nord penisola balcanica. Città come Milano, Aosta e Torino potrebbero essere soggette a dannose grandinate e allagamenti.
“Le frequenti tempeste porteranno anche tanta neve sulle Alpi, procrastinando la stagione sciistica ben oltre la Pasqua”, sostiene il meteorologo di Accuweather Tyler Roys. La maggiore durata della stagione sciistica potrebbe coincidere con una concreta minaccia di valanghe a causa della risalita d’aria caldo umida dal basso Mediterraneo.