L’estate settembrina:
la variabilità tipicamente autunnale di settembre contempla, tra le sue caratteristiche, eventuali rimonte anticicloniche dal sapore estivo. Una tesi sostenuta dai numeri, dalle statistiche, esposta in più d’una circostanza in precedenti editoriali. Non ci dobbiamo stupire, quindi, se per alcuni giorni ci troveremo sotto una possente cupola anticiclonica contenente al suo interne masse d’aria calda provenienti dal nord Africa.
Anomalie termiche possenti:
a breve daremo uno sguardo all’andamento del nostro profilo termico, prima però consentiteci di aprire una piccola parentesi su quel che sta accadendo sull’Europa occidentale. Il fulcro della struttura anticiclonico, lo si è ricordato più volte, è posizionato sulla Penisola Iberica laddove sta affluendo aria piuttosto calda d’estrazione africana. In Spagna la colonnina di mercurio si è riportata su valori estivi e nelle comunità autonome meridionale si sono raggiunti picchi di 37°C! Presto assisteremo alla propagazione del caldo anche in direzione della Francia, laddove non escludiamo punte sino a 35°C.
Caldo anche in Italia:
e’ evidente il nostro maggiore interesse verso l’Italia ed anche in questo caso possiamo annunciarvi un rialzo termico diffuso che ci condurrà alla realizzazione di anomalie termiche positive di rilievo. Le temperature faranno registrare valori anche di 4-5°C superiori alla norma. Il clou si dovrebbe raggiungere a ridosso del fine settimana, momento in cui il promontorio di origine africana riuscirà ad interessare più direttamente le regioni centro meridionali. Ed è proprio qui che si raggiungeranno le temperature più alte.
Richiamo pre-frontale:
quanto scritto pocanzi potrebbe indurre un certo timore, lasciando supporre una durata maggiore dell’ondata di caldo. Timori infondati, perché se è vero che farà caldo, è altrettanto vero che l’apice verrà raggiunto in concomitanza del pre-frontale. Ma che significa? Semplice. Che il promontorio anticiclonico verrà “sparato” sull’Italia da un affondo perturbato sull’Europa occidentale, perturbazione che in seguito raggiungerà anche l’Italia causando un peggioramento e decretando la fine dell’appendice estiva.
Atlantico protagonista:
nel corso del precedente editoriale, quello di venerdì, ipotizzammo uno sblocco della stasi anticiclonica fine mese. Ipotesi suffragata dalle uscite modellistiche odierne, che confermano in toto i precedenti dettami. Tra l’altro si scorge una sostanziale concordanza di vedute circa le dinamiche che condurranno al peggioramento, ovvero uno spostamento verso est della goccia fredda iberico-marocchina e la conseguente erosione della struttura anticiclonica.
Variabilità autunnale:
in questo caso non intendiamo il tipo di tempo che alterna annuvolamenti e sprazzi di sole, bensì un’alternanza tra momenti d’instabilità autunnale e temporanee rimonte anticicloniche africane. Questo, perlomeno, il quadro che si va delineando per i primi giorni d’Ottobre. Dopodiché, ma ci torneremo su, potrebbe realizzarsi un poderoso cambio circolatorio che condurrebbe i primi spifferi invernali anche in Italia.
Focus: evoluzione sino al 06 ottobre 2013
Prevalenza di tempo stabile e soleggiato almeno sino a venerdì, un periodo durante il quale assaporeremo condizioni climatiche prettamente estive su tutte le nostre regioni. In Val Padana appariranno i primi, consistenti banchi di nebbia di stagione, mentre in Liguria si vedranno nubi marittime che tra l’altro potrebbero creare i presupposti per dei piovaschi. Da giovedì, invece, nubi di maggior spessore investiranno le Alpi causando qualche temporale e annunciando l’imminente cambiamento.
Cambiamento che interverrà a cavallo tra gli ultimi giorni di settembre e i primi d’ottobre. Come detto verrà da ovest, dall’Atlantico, e porterà un incremento dell’instabilità che dato il caldo preesistente potrebbe sfociare in nuovi violenti temporali. Si aprirà un regime di spiccata variabilità che alternerà giornate di sole e momenti di pioggia, un quadro che sembrerebbe in grado di tenerci compagnia sino alla conclusione dello step previsionale.
Evoluzione sino al 11 ottobre 2013
Successivamente potrebbe aprirsi una vera e propria crisi stagionale, causa il possente cambio circolatorio descritto pocanzi e che sembra destinato ad apportare oltre al maltempo anche un consistente calo delle temperature.
In conclusione.
Anche se le temperature dei prossimi giorni ricorderanno quelle estive, la stagione autunnale incombe e molto probabilmente ne avremo testimonianza molto presto. Dopotutto anche le appendici estive settembrine, come l’attuale, rientrano nella normalità delle cose.