Imminente offensiva atlantica:
anni or sono avremmo considerato la prossima perturbazione come il cenno, inequivocabile, della rottura stagionale. Ma oggi è diverso. Prendete ad esempio quest’Estate. Le incursioni perturbate non si son fatte desiderare ed è per questo che l’imminente peggioramento potrebbe non essere quello risolutorio. Ma poco importa, quel che si nota a livello continentale è una ridistribuzione dei centri di pressione e il ché significa che a breve giungerà l’Autunno.
Sfuriata africana agli sgoccioli:
se v’è capitato di leggere qualche articolo odierno, avrete appreso che l’apice del caldo si raggiungerà tra oggi e domani. La presenza di un centro di Bassa Pressione sulla Penisola Iberica non è certo quel che ci vuole affinché possa manifestarsi un consolidamento anticiclonico. E difatti possiamo considerare la fiammata come un richiamo pre-frontale in attesa che arrivi la prima perturbazione autunnale. Il meteo cambierà domani, e poi ancora domenica e lunedì.
Crisi Atlantica risolutoria?:
Stante le proiezioni modellistiche odierne, probabilmente no. A seguito del transito perturbato arriverà aria più fresca, ma allo stesso tempo i Paesi dell’Europa occidentale rientreranno all’interno di un’altra rimonta anticiclonica. Anche in questo caso la matrice potrebbe mostrarsi in prevalenza subtropicale, opera di un nuovo approfondimento ciclonico in pieno Atlantico.
Differenze modellistiche:
ricordate lo scorso editoriale? Nei principali Modelli si scorgevano differenze bariche notevoli che conducevano a scenari meteorologici diametralmente opposti.
Ipotesi GFS:
Il Centro di Calcolo Americano prosegue sulla strada e ci piazza un cupolone anticiclonico che andrebbe a enfatizzare condizioni prettamente estive sui Paesi che si affacciano nel Mediterraneo centro occidentale. Italia compresa.
Ipotesi ECMWF:
Il Modello Europeo ECMWF, pur mostrando qualche differenza, continua a proporci la formazione di un ponte anticiclonico con direttrice Penisola Iberica-Russia Europea. Sul fianco orientale si verrebbe a creare un’ampia circolazione d’aria fredda, che dopo essersi isolata in quota punterebbe i Balcani e parte dell’Italia.
Focus: il tempo sino al 15 settembre 2011
Il fine settimana sarà condizionato dal transito di una perturbazione. Le prime regioni a patirne gli effetti saranno quelle Settentrionali, la Toscana e la Sardegna. In seguito verrà coinvolta tutta la parte Centrale peninsulare e agli inizi della prossima settimana si registrerà un incremento dell’instabilità sul Meridione. Infine affluirà aria piuttosto fresca dai quadranti settentrionali, che servirà a riportare le temperature in linea con l’andamento medio stagionale.
Passata la buriana, si assisterà probabilmente ad un miglioramento. Miglioramento che dovrebbe mostrarsi più convincente nelle regioni di Ponente, mentre quelle che si affacciano sull’Adriatico potrebbero permanere sotto l’influenza di una circolazione d’aria fresca. E’ da capire se la struttura anticiclonica avrà modo di espandersi verso est, impossessandosi dell’intera Penisola, oppure se lascerà la parte orientale scoperta all’incursione dell’area ciclonica che andrebbe ad isolarsi sull’Europa dell’Este.
Evoluzione sino al 20 settembre 2011
Sia che prevalga l’una o l’altra configurazione, ribadiamo quanto detto lunedì: dopo metà Settembre si intravede una rottura stagionale più convincente, che potrebbe sfociare con l’avvento di intense perturbazioni atlantiche.
In conclusione.
Anche se dovesse ripresentarsi l’Anticiclone, è inutile nascondere che il cambio stagionale è dietro l’angolo e vi sono numerosi segnali ad indicarlo.