Stamane, quando abbiamo analizzato l’immagine satellitare, abbiamo evidenziato gli ampi spazi di sole sulla Penisola Iberica ed in Francia. Rileggendo l’articolo ci siamo resi conto d’averne trascurato la ragione, ovvero l’intrusione dell’Anticiclone delle Azzorre sul settore ovest del Continente Europeo.
Stavolta arriverà con forza ed anche se per ora è un po’ timido nei confronti dell’Italia, col passare dei giorni la vedremo pavoneggiarsi sull’intero bacino del Mediterraneo. Se attualmente stiamo registrando qualche difficoltà ad un’affermazione generalizzata del bel tempo è perché la ferita ciclonica è da considerarsi in fase di risanamento. L’aria fredda proveniente da nord proverà a riaprirla, ma non riuscirà a produrre effetti sostanziali se non un’accentuazione dell’instabilità.
Instabilità che nella giornata odierna coinvolgerà soprattutto le regioni del Mezzogiorno, ma che verrà spenta rapidamente dal rialzo della pressione.
Mercoledì, cioè domani, avremo una splendida giornata di sole. O quasi. Confermiamo la presenza di velature più o meno consistenti nelle regioni Centro Settentrionali. Sulla Calabria tirrenica, nella parte meridionale, ed in Salento avremo modo di osservare nubi residue più minacciose, annesse a qualche raro acquazzone. E poi ci sarà il vento. Il vento da Nord, o da Nordovest, che farà calare le temperature minime di qualche altro grado.
Nelle giornate successive avremo il vero consolidamento anticiclonico. La struttura Azzorriana si estenderà su tutta Italia, dando vita a splendide giornate di fine Estate. Scordiamoci gli eccessi termici, perché avremo – finalmente – la possibilità di godere di un clima assolutamente gradevole.
Le massime si attesteranno mediamente tra i 28 e i 32 gradi, mentre le minime scenderanno facilmente al di sotto dei 20 gradi e su alcune città potrebbero addirittura portarsi a ridosso dei 15-16 gradi. Giusto per non sbagliare, sappiate che la sera e di notte farà fresco, tanto da consigliare i primi giubbini autunnali sulle spalle o comunque una bella manica lunga.
Sino a venerdì permarrà una discreta ventilazione settentrionale, soprattutto all’estremo Sud e nelle Isole. Da sabato anche i venti dovranno chinarsi all’azione anticiclonica, sino a divenire deboli e di direzione variabile. Quel che più preme sottolineare è che tornerà la tipica cumulogenesi pomeridiana su tutti i principali rilievi.
I focolai temporaleschi potranno così svilupparsi nelle Alpi, sulla dorsale appenninica e nelle aree interne insulari. Si tratterà di episodi abbastanza localizzati e di blanda entità.
Saremo dinanzi ad una tipica configurazione di fine Estate, di quelle che si manifestavano alla fine degli anni ’90 e che davano luogo alla classica rottura stagionale del dopo Ferragosto. Stavolta si andrà a sviluppare tardivamente, ma non importa. Dopo una stagione contraddittoria un po’ di sana normalità non dispiace affatto.