L’elemento saliente a breve termine.
L’imponenza del Vortice Polare canadese, suddiviso in diversi minimi di pressione, porterà un intenso flusso di correnti occidentali verso le nostre regioni. Attese pertanto precipitazioni diffuse, localmente intense, mentre la neve cadrà sui rilievi a quote medio alte.
L’elemento saliente a medio termine.
Un trend barico che si confermerà tale fin verso il giro di boa mensile, allorquando il parziale ricompattamento del Vortice Canadese e suo contemporaneo allungamento verso Sud andrebbe a scavare una falla barica in Oceano, con onda anticiclonica diretta verso il Mediterraneo Centro occidentale.
L’elemento saliente a lungo termine.
Ramo canadese del Vortice Polare che potrebbe appunto allungrasi in Oceano ed isolare una vasta depressione a largo del Portogallo, in possibile movimento verso Est-Sudest.
Il trend a lungo termine:
Tendenza, quella descritta pocanzi, che porterebbe l’alta pressione in direzione delle nostre regioni, con tempo stabile e risalita delle temperature. Da valutare la possibile componente subtropicale, nel qual caso regalerebbe i primi scampoli pirmaverili.
Elementi di incertezza: Attualmente è bene non trascurare alcuna ipotesi. Oltre alle suddette, assai probabili, dobbiamo segnalare la continua alimentazione fredda sulla Russia europea ad opera della porzione occidentale del Vortice Polare.
Azione che potrebbe portare alla formazione di un anticiclone di tipo termico, la cui influenza si rivelerebbe importante qualora l’alta oceanica si portasse verso Nordest piuttosto che stabilizzarsi sul Mediterraneo. Aprendo in tal modo scenari freddi continentali nell’ultima decade del mese.
Fattori di normalità climatica:
La fase che ci apprestiamo a vivere avrà ben poco a che vedere col concetto di normalità invernale. Le precipitazioni saranno abbondanti su molte regioni, mentre le temperature persisteranno diffusamente al di sopra delle medie stagionali.
Alla luce di tutto ciò, come ipotizzato in più d’un occasione, sarebbe forse opportuno rivedere il concetto di normalità stagionale. Argomento sul quale si potrebbe scrivere innumerevoli editoriali.
Focus: evoluzione sino al 20 febbraio 2007
Primo step previsionale che porterà, lo ripetiamo, una fase atlantica old style, con precipitazioni che ad intervalli più o meno regolari interesseranno diffusamente le nostre regioni. Il campo termico sarà proprio dell’autunno, così che la neve cadrà sui rilievi alle quote medio alte.
Il giro di boa mensile potrebbe invece consegnarci un progressivo miglioramento del tempo per ingresso di ona stabilizzante dal basso Atlantico. Cesserebbero così le precipitazioni su tutte le nostre regioni ed il tempo riacquisirebbe i connotati di stabilità osservati per buona parte della stagione invernale.
Evoluzione sino al 25 febbraio 2007
tren che potrebbe prolungarsi nell’ultima decade mensile, tuttavia ribadiamo come resti parte la possibilità che si possa manifestare una fase fredda dai quadranti Nord orientali. Ipotesi da verificare nel corso dei prossimi aggiornamenti.
In conclusione.
A questo punto della stagione vìè poco da aggiungere. L’inverno latita e non saranno certo dei colpi di spugna, possibili, a determinare lo sconvolgimento della stagione in essere. Lo sguardo si proietta alla prossima primavera e ci si interroga…sarà normalità oppure dovremo attenderci estate anticipata o inverno tardivo?