Primavera a marce ridotte:
è quel che emerge dall’osservazione meteorologica degli ultimi mesi, che hanno visto prevalere su tutto il Continente Europeo configurazioni bariche che definire anomale è utopistico. Rammentiamo, ad esempio, il gran freddo di Marzo e non ultima la sfuriata invernale che ha colpito la Gran Bretagna, la Francia e la Spagna. Ad est, al contrario, dopo un inverno rigidissimo e nevosissimo, i primi afflussi caldo-umidi Sahariani stanno implementando scampoli estivi quanto mai inusuali. Che lo si voglia o no, è il frutto degli scambi meridiani e della netta contrapposizione tra Alte e Basse Pressioni di natura diametralmente opposta.
E l’Italia?:
Beh, il discorso può essere esteso anche al nostro Paese. Si pensi, ad esempio, a quel che è successo nel corso dell’ultima settimana. Mentre alcune delle regioni settentrionali affrontavano piogge e nubifragi devastanti, centro e sud godevano dei primi tepori estivi. Da un lato dominava la circolazione ciclonica iberica, alimentata da aria assai fredda di estrazione artica, dall’altro l’Anticiclone Africano col suo carico d’aria calda e di pulviscolo Sahariano.
Trend instabile persistente:
quel che sorprende è la facilità con cui le varie depressioni riescono ad inserirsi nel Mediterraneo vincendo la resistenza di quella struttura anticiclonica che un tempo si sarebbe rivelata un ostacolo insormontabile. Ora, ad esempio, l’opera erosiva atlantica – sempre riconducibile all’ex depressione iberica – sta costringendo l’Alta Africana alla mesta ritirata. Non solo, agli esordi della nuova settimana sembra poter transitare una goccia fredda proveniente da nord, il ché fornirebbe ulteriore carburante alle precipitazioni attese.
Braccio di ferro destinato a proseguire:
osservando le varie proiezioni modellistiche sembrerebbe che attorno al 10 maggio – per intenderci sul finire della prossima settimana – l’Anticiclone Subtropicale sia in grado di riproporsi alle nostre latitudini apportando un nuovo rialzo termico e qualche giornata dal sapore estivo. La direttrice, stavolta, risulterebbe diversa: non più dall’Algeria, bensì dal Marocco. Una lingua calda che dopo aver trafitto la Penisola Iberica, si estenderebbe soprattutto alle nostre regioni di ponente.
L’importanza dell’asse d’inclinazione:
s’è parlato della direttrice non a caso, in quanto riteniamo che dal posizionamento iniziale possa scaturire l’evoluzione meteorologica successiva. Sembrerebbe, il condizionale è d’obbligo, che la prossima incursione instabile possa giungere da nord/nordest. Sapete che vuol dire? Che l’apporto d’aria fredda risulterebbe maggiore e che le precipitazioni potrebbero risultare più intense perché il caldo preesistente fornirebbe quell’energia necessaria a far scaturire violenti temporali.
Focus: evoluzione sino al 16 maggio 2013
Nel fine settimana ci aspettiamo condizioni di tempo discreto, a tratti variabile o localmente instabile. Instabilità che coinvolgerà maggiormente i rilievi e le zone interne adiacenti, soprattutto lungo la dorsale appenninica. Non mancherà occasione per vigorosi acquazzoni temporaleschi. Un parziale miglioramento dovrebbe affacciarsi nelle regioni settentrionali, specie ad ovest, il ché è da considerarsi eccellente notizia vista l’emergenza in cui versano ancora diverse zone del Piemonte. Ad inizio settimana non ci aspettiamo grandi cambiamenti, se non una ulteriore accentuazione dell’instabilità anche sul nordest. Le temperature, giusto sottolinearlo, diminuiranno anche al sud e in Sicilia.
Un temporaneo miglioramento dovrebbe subentrare a partire da metà della prossima settimana, una breve fase di stabilità che come detto prenderebbe piede grazie al contributo essenziale dell’Anticiclone Africano. L’abbiamo definita una breve fase perché in seguito, prima della metà di maggio, si entrerebbe in un’altra parentesi instabile significativa e stavolta potrebbe proporci anche una diminuzione delle temperature rilevante.
Evoluzione sino al 21 maggio 2013
La primavera dovrebbe proseguire tra alti e bassi per gran parte del mese di maggio, alternando fasi di bel tempo ad altre caratterizzate da acquazzoni e temporali. Andamento che dovrebbe caratterizzare anche il profilo termico.
In conclusione.
Ci si avvia a grandi passi verso la bella stagione, ma sembra che il tempo non voglia ancora saperne di stabilizzarsi con decisione. Insomma, i capricci della primavera non sono ancora terminati.