L’evoluzione generale
Goccia fredda: questo l’elemento chiave per comprendere il cambiamento annunciato. Se da un lato il prossimo weekend non porterà nuove piogge, dall’altro darà vita ad un’evoluzione determinante per quel cambiamento importante figlio di una profonda ondulazione del Vortice Polare che aggancerà proprio la depressione situata tra Spagna e Marocco. Ne deriverà un ritiro delle figure anticicloniche che finora hanno dominato la scena sul Centro Europa e bacino del Mediterraneo.
Il tempo previsto in Europa e sull’Italia
Abbiamo più volte rimarcato la difficoltà nel prevedere la traiettoria di una goccia fredda in quota e a conferma di tale assunto ecco che nel weekend venturo non ci sarà il severo peggioramento che fino alla giornata di ieri veniva paventato all’unisono dai principali modelli di previsione.
Tuttavia proprio ieri avevamo messo in evidenza qualcosa di importante, ovvero come anche qualora la goccia fredda non avesse rispettato alla lettera le consegne, si sarebbe mostrata determinante nel pilotare quello sblocco atteso da un mese, capace di riportare condizioni autunnali e forse scampoli pre-invernali.
Il perché và proprio ricercato nell’azione attrattiva che la stessa svolgerà nei confronti della prossima ondulazione delle correnti d’aria d’alta quota. Un’onda assai ampia e profonda che spaccherà in due il dominio anticiclonico messo in opera dall’alta delle Azzorre e dal Russo Scandinavo. Figure queste che si muoveranno rispettivamente verso Ovest e verso Est.
Ne deriverà un canale depressionario che avrà come primo obbiettivo la Penisola Iberica (laddove si mostrerà attiva la goccia fredda “calamita”) ma che successivamente ingloberà l’intero bacino del Mediterraneo nonché buona parte dell’Europa Centro occidentale. Il risultato? Un decadimento delle condizioni meteorologiche con tempo perturbato e calo delle temperature anche sensibile.
Ecco quindi che se sino a questo momento aveva dominato un clima assai umido e pilotato frequentemente da correnti meridionali, da metà mese assisteremo ad un sostanziale cambiamento con correnti che si orienteranno prevalentemente da Nord, con sbuffi piuttosto freddi diretti verso la nostra Penisola.
In conclusione
L’ottica del breve periodo mostra spesso sorprese inaspettate. Il lungo periodo è invece in grado di fornire elementi chiave nel valutare la dinamica circolatoria su scala continentale. Ecco quindi che se diventa imprevedibile valutare gli effetti di una goccia fredda in quota, la stessa può rappresentare quella scintilla ideale affinché l’autunno, quello vero, si impadronisca progressivamente dell’intero territorio Europeo.