Se volessimo considerare il passaggio dei fronti temporaleschi sulle Alpi sintomi del decadimento stagionale, non sbaglieremmo. Anche nelle annate migliori, quando a Ferragosto stava per cominciare l’escalation temporalesca di fine Estate, erano le regioni Settentrionali le prime a patire i segni evidenti del dinamismo autunnale. Allora arrivavano le perturbazioni atlantiche, mosse da una Depressione Semipermanente Islandese in graduale rinforzo. Ora quella figura ciclonica, che insieme all’Alta delle Azzorre rappresentavano i due principali motori termici continentali, è quasi scomparsa e se si eccettua qualche timida apparizione negli ultimi inverni, è stata scalzata dal Vortice Polare e dagli scambi meridiani.
Ora però non ci importa. Quel che è interessante rimarcare è l’estrema dinamicità manifestatasi sull’Italia Settentrionale – in parte anche al Centro – in tutto il mese d’Agosto. Il tempo si è stabilizzato soltanto dopo il 15, ma anche se l’Anticiclone ha tentato strenuamente di dominare il palco, non è riuscito a scongiurare transiti temporaleschi più o meno consistenti. Uno di questi è giunto ieri e sta ancora avendo ripercussioni, un altro passerà venerdì e potrà generare qualche forte temporale. Se si trattasse di una linea temporalesca nuda e cruda, susciterebbe senz’altro minore interesse. Ma stavolta è diverso. No, stavolta non è un semplice fronte, bensì la parte avanzata di un più vivace sistema perturbato che calerà sulle Alpi dal nord Europa.
Ovvio, prima dovrà transitare sulla parte centrale del Continente dissipando una parte dell’energia, dopo di che cozzerà sulla barriera alpina e avrà non poche difficoltà a penetrare sul Mediterraneo. Diciamo che per ora, stante le proiezioni modellistiche, non dovrebbe riuscire ad isolare alcuna struttura perturbata. Piuttosto potrebbe convogliare aria decisamente fresca attorno alle Alpi e causare sia un’accentuazione dei venti, sia un deciso calo termico. Temperature che calerebbero nettamente a cominciare dal sabato. Inizialmente al Centro Nord e Sardegna, in seguito al Sud ed in Sicilia.
Andiamo con ordine. Il dominio anticiclonico proseguirà ancora domani, praticamente indisturbato e se si eccettua qualche locale addensamento nuvoloso sulle Alpi – con brevi episodi instabili serali tra Alto Adige e alto Piemonte – e sull’Appennino meridionale – probabili isolati acquazzoni tra Calabria e Lucania – dominerà il sole e farà caldo. Afa? Sì, le temperature percepite saranno maggiori di quelle realmente registrate.
Venerdì, apparentemente, ci sarebbero poche variazioni. I più attenti identificherebbero invece nel transito temporalesco destinato alle Alpi i sintomi dell’imminente cambiamento. Il passaggio del fronte disporrebbe le correnti temporaneamente dai quadranti meridionali al Nord e occidentali sui versanti tirrenici. Verso sera ecco che il tempo potrebbe peggiorare sulle Venezie e in particolare sul Friuli Venezia Giulia ove i temporali giungerebbero anche in pianura. Le temperature non dovrebbero tuttavia subire particolari scossoni, se non un ulteriore temporaneo leggero rialzo al Sud.
Le vere novità giungeranno al sabato. Dal Nord Europa, sfruttando un’impennata dell’Alta Pressione delle Azzorre verso la Gran Bretagna, una profonda area perturbata si dirigerebbe verso l’Italia. Sbatterebbe sulle Alpi, sì, ma riuscirebbe nell’intento di convogliare l’aria decisamente fresca anche da noi. Accentuazione dei venti, da subito settentrionali al Nord con foehn in intensificazione nelle aree esposte. Al Centro Sud si disporranno temporaneamente occidentali e sull’Italia meridionale si avrebbe un ulteriore lieve rialzo termico nei versanti adriatico/ionico con punte anche di 37/38 gradi. Da segnalare qualche episodio instabile sul Triveneto, per via dell’ingresso dei venti di Bora.
Nelle giornate successive si accentuerebbe ulteriormente la circolazione settentrionale e si avrebbe un calo termico diffuso. Consistente. Temperature che a fatica dovrebbero varcare – lunedì e martedì soprattutto – i 30 gradi se non all’estremo Sud ed in Sicilia. E sempre in avvio settimana un massa instabile andrebbe a cozzare sul Nordest, causando una temporanea accentuazione dei temporali.