Sicuramente, nel corso della settimana, non ci sarà modo d’annoiarsi. Anzitutto proseguirà l’apporto instabile atlantico, provocato da un ulteriore avvicinamento di quella depressione che stazionava a ridosso dell’Europa occidentale. Depressione che verrà agganciata dal treno gelido proveniente da est e che nelle ultime ore sta raggiungendo il Regno Unito dove causa fitte nevicate.
La mescolanza tra masse d’aria così diverse fortificherà il vortice ciclonico, che scivolando a sud si incanalerà nella Valle del Rodano e sfocerà nel Mediterraneo. Da mercoledì prevediamo una ulteriore intensificazione del maltempo: le precipitazioni diverranno diffuse e consistenti, i venti localmente burrascosi e le temperature caleranno con decisione. Vedremo che tra giovedì e venerdì tornerà la neve a bassissima quota.
Il tempo martedì 12 marzo
Sarà una giornata simile a quella odierna, ovvero le precipitazioni si manifesteranno maggiormente nelle regioni del versante tirrenico e insulari. Potranno assumere carattere di rovescio temporalesco, specie sulle coste e nell’immediato entroterra. Altrove spiccata variabilità, da non escludere deboli piogge sparse anche su nordest, Lombardia e nelle Marche. Sulle Alpi riteniamo probabili delle nevicate attorno ai 1000 metri, mentre lungo la dorsale appenninica oltre i 1400 metri. I venti soffieranno dai quadranti occidentali, mentre le temperature registreranno un calo.
Mercoledì 13 marzo
A metà settimana, a seguito dell’afflusso d’aria fredda dal Rodano, si scaverà un’ampia depressione che dalla Sardegna si estenderà progressivamente verso est. Il maltempo prenderà il sopravvento un po’ ovunque, con precipitazioni localmente intense che potrebbero assumere carattere di rovescio temporalesco. Riteniamo possibili anche delle grandinate. La neve cadrà copiosa su tutti i rilievi: attorno agli 800 metri sulle Alpi, oltre i 1000/1200 metri sull’Appennino centro settentrionale, al di sopra dei 1400 metri sui rilievi del sud e insulari.
Da giovedì brusco calo delle temperature
Il freddo vero e proprio inizierà ad interessarci giovedì, accompagnato da venti burrascosi: settentrionali al centro nord, occidentali al sud. Il tempo rimarrà fortemente instabile, salvo al nordovest dove dove la situazione dovrebbe migliorare per via del foehn. La quota neve calerà drasticamente: sulle Alpi si spingerà nei fondivalle, su nord Appennino giungerà in collina, altrove si spingerà verso i 1000 metri, nelle regioni centrali e in Sardegna tenderà a calare ulteriormente durante la notte successiva.
Weekend invernale
Venerdì avremo delle precipitazioni nelle regioni del medio-basso versante adriatico, al sud e nelle isole. Assumeranno carattere nevoso a quote localmente collinari. La situazione migliorerà al nord, in Toscana, Umbria e Lazio. Le temperature caleranno ulteriormente, determinando estese gelate notturne nelle regioni interessate ma prevalenti schiarite.
Tra sabato e domenica la situazione migliorerà ulteriormente, grazie al temporaneo consolidamento di una struttura anticiclonica. Cresceranno le temperature massime, mentre le minime resteranno molto basse e ci potranno essere forti gelate nelle zone pianeggianti e vallive.