Il modello matematico stagionale della NASA è piuttosto complesso essendo costituito da 34 livelli verticali con griglia di modello di 2,5° per longitudine e latitudine e con 9 membri di ensamble per ciascuna previsione.
Le sue emissioni comprendono delle medie trimestrali di ciascun parametro, tra cui lo scarto dalla norma di temperature, geopotenziale a 500 hPa, pressione al livello del mare, ecc.
Esaminando le ultime previsioni nel comparto europeo emesse questo mese e riferite al prossimo trimestre che va da Luglio a Settembre, notiamo una tendenza allo sviluppo di anticicloni sull’Europa settentrionale, in particolare in quella fascia compresa tra i Paesi Baltici e l’Islanda passando per la Scandinavia, dove vi saranno forti anomalie positive del geopotenziale.
Al livello del mare compare una tendenza allo sviluppo di anticicloni a nord delle Isole Britanniche, e la presenza di una zona depressionaria tra il Mar Nero, i Balcani meridionali, ed il Sud Italia.
Questo porterebbe nel prossimo trimestre a temperature più alte della norma su gran parte del Continente europeo, ma in particolare sulle zone centro settentrionali europee, mentre almeno il Centro Nord italiano vedrebbe temperature attorno alla norma stagionale.
Quanto alle precipitazioni esse dovrebbero essere superiori alla norma sul Centro Nord, ma in particolare sul settore Nord Orientale e sull’Alto Adriatico, eventi, unitamente alla posizione settentrionale degli Anticicloni, tale da suggerire frequenti irruzioni di aria più fresca ed instabile da nord est.
Si annuncerebbe dunque un’Estate, almeno nella sua seconda parte, piuttosto incerta ed instabile, ma calda sull’Europa Settentrionale.
Vedremo se queste previsioni avranno successo, in quanto il modello matematico stagionale CFS offrirebbe scenari decisamente più freddi e perturbati per la nostra Penisola.
Nel prossimo articolo passeremo all’esame delle previsioni per il prossimo autunno, confrontandole con quelle emesse dal modello CFS.