Tirando le somme, ci aspettiamo altri 5-6 giorni di tempo anticiclonico. Il ché, lo è testimone la situazione odierna, non significa necessariamente sole a go go. Come si nota, lo stazionamento di una struttura anticiclonica determina il ristagno dell’aria e dell’umidità contenuta in essa, con cconseguente intensificazione delle nebbie. Nei prossimi giorni le osserveremo prendere il sopravvento nelle zone pianeggianti e costiere del centro nord, dove tra l’altro potrebbero persistere localmente per buona parte della giornata.
Le uniche insidie di rilievo arriveranno da ovest e continueranno ad interessare le regioni di nordovest e la Sardegna. Lunedì in particolare, l’avvicinamento di una massa d’aria più instabile potrebbe provocare un peggioramento, con precipitazioni di un certo rilievo sulle Alpi occidentali, in Liguria e sull’isola. Da valutare, infine, l’avvicinamento di una goccia fredda sulla Grecia, che in seguito potrebbe avere qualche ripercussione nelle regioni meridionali.
Sabato e domenica le giornate più calde
Sembra un paradosso, considerando che stiamo entrando nell’ultima decade d’ottobre. Sentire menzionare temperature superiori ai 25°C non capita tutti i giorni, tanto meno leggere valori di 28-29°C. I picchi più alti verranno registrati nelle zone nord occidentali di Sardegna e Sicilia, le più esposte all’effetto favonico dello Scirocco. Punte sino a 27°C si raggiungeranno anche su Roma e Firenze.
Fortunatamente siamo ad ottobre, se fossimo stati a luglio o agosto probabilmente saremo qui a parlare di massime superiori ai 40°C. Le stasi anticicloniche nei periodi autunnali, anche nei casi di Alta Pressione Africana, conducono alla formazione di nebbie, foschie e nubi basse. Saranno l’elemento che caratterizzerà il tempo nelle pianure, nelle valli e lungo le coste. Le più fitte compariranno al nord e nelle Marche.
Lunedì maggiori insidie da ovest
L’ampia Bassa Pressione atlantica riuscirà ad isolare una struttura ciclonica secondaria, che proverà a scalfire lo sbarramento anticiclonico. Un’azione da considerarsi maldestra, ma che riuscirà egualmente a produrre qualche effetto. Ci aspettiamo un aumento della nuvolosità soprattutto nelle regioni di ponente: nord e Sardegna su tutte. L’isola dovrebbe ricevere le piogge più consistenti, subito dietro la Liguria e le Alpi occidentali. Segnaliamo una rotazione dei venti dai quadranti occidentali, o settentrionali lungo l’Adriatico, mentre le temperature registreranno una lieve flessione.
La tendenza successiva
E’ probabile che attorno a metà settimana si comincino a manifestare i primi cenni di cedimento dell’Alta Pressione. Un’azione a tenaglia tra un vortice freddo in discesa dalla Russia e un’ampia struttura depressionaria atlantica, potrebbe provocare l’assottigliamento dell’Anticiclone sino ad indurlo alla ritirata. Si aprirebbe una nuova fase autunnale, con temperature in forte calo e il ritorno delle precipitazioni su tutte le regioni.