L’elemento saliente a breve termine.
Andrà rafforzandosi sull’Islanda un profondo minimo barico. Conseguenza un cedimento barico sulla Penisola Iberica, mentre l’Italia sarà sede di un temporaneo richiamo stabilizzante. Un pronunciato promontorio anticiclonico si porterà sul Mediterraneo ciò nonostante avremo un nuovo passaggio instabile tra mercoledì sera e giovedì.
L’elemento saliente a medio termine.
Calo barico che dalla Penisola Iberica si dirigerà sul Mediterraneo Centrale, apportando un peggioramento del tempo su tutta Italia nel corso del prossimo weekend. Avremo la formazione di un minimo di pressione che dal Mar Ligure si porterà rapidamente verso Sudest, interessando le nostre regioni. A seguire momentanei intervalli, in attesa di nuovi passaggi nuvolosi dai quadranti occidentali.
L’elemento saliente a lungo termine.
Dopo un parziale indebolimento ad ingresso di ultima decade mensile, il ramo canadese del Vortice Polare sembra riprendere vigore, governando la scena meteorologica dell’Europa Centro Meridionale. Su quella Nord orientale permarrà invece un’area di alta pressione contraddistinta da temperature assai basse.
Il trend a lungo termine:
Pare profilarsi un trend segnato da condizioni meteo-climatiche simili a quanto osservabile nel primo scorcio del mese. Si avranno altre precipitazioni, principalmente su zone tirreniche, mentre le temperature potrebbero permanere al di sopra delle medie stagionali.
Elementi di incertezza: L’elemento che desta qualche perplessità è identificabile a conclusione della seconda decade di febbraio, allorquando potrebbe crearsi un ponte anticiclonico sull’Europa Centrale che separerebbe parzialmente i due rami principali del Vortice Polare.
Si avrebbe un ulteriore rafforzamento dell’alta pressione in sede Scandinava, mentre sul suo bordo orientale scorrerebbe aria gelida dall’Artico. Tuttavia pare che, ancora una volta, il ramo canadese del Vortice Polare possa bloccare la discesa verso il Mediterraneo del vero freddo invernale, pilotando masse d’aria più umide e miti dal vicino Atlantico.
Fattori di normalità climatica:
Ribadiamo quanto sottolineato sovente nel corso degli ultimi editoriali, ossia la prosecuzione di una fase termicamente sopra media.
Qualora dovesse verificarsi quanto finora esposto, dal punto di vista configurativo, si avrebbero ancora temperature oltre la norma, mentre le precipitazioni potrebbero risultare, specie sul lato tirrenico, annondantemente sopra media.
Focus: evoluzione sino al 25 febbraio 2007
Prima fase previsionale caratterizzata da condizioni meteorologiche prevalentemente instabili, a tratti perturbate. Regioni maggiormente colpite dalle precipitazioni risulteranno quelle tirreniche, causa l’intenso flusso di correnti prettamente occidentali. Il peggioramento del weekend aprirebbe la strada ad una nuova settimana caratterizzata da frequenti passaggi nuvolosi, con annessi fenomeni precipitativi, di origine atlantica.
Giungiamo in tal modo al secondo step previsionale, fin verso la conclusione della fase in analisi. Poche le novità osservabili, col bacino del Mediterraneo ancora sede depressionaria causa il passaggio di svariati fronti atlantici annessi all’intensa attività del ramo candese del Vortice Polare.
Evoluzione sino al 02 marzo 2007
Mese di febbraio che potrebbe concludersi pertanto all’insegna del tempo atlantico, con giornate sovente grige ed uggiose. Trend che si potrebbe perpetuare anche all’inizio della primavera meteorologica.
In conclusione.
Abbiamo preso in considerazione la media delle osservazioni effettuate sui principali modelli di previsione nel long range. Tuttavia è bene sotolineare come non siano definitivamente tramontate le ipotesi legate ad una possibile fase fredda nell’ultima parte del mese. Causa la parziale suddivisione del Vortice Polare in due rami distinti, con rafforzamento di alta pressione in sede Scandinava. Evoluzione da monitorare con estrema attenzione.