Tra poco anche l’astronomia dirà che è cominciato l’Inverno. La meteorologia dice invece che l’avvio ufficiale è il 1 Dicembre e se volessimo ripercorrere rapidamente i vari eventi meteorologici succedutisi, potremmo asserire che al Nord è cominciato nell’ultima decade di Novembre. Arrivò il freddo, poi la neve. Nevicò nuovamente agli inizi del mese e poi ci fu una piccola tregua. La scorsa settimana è arrivato il gelo. Gelo continentale, forte, diffuso. L’intera Penisola, chi prima chi poi, ha vissuto giornate gelide e nevose. Eccezionale? Diciamo di sì. Per le persone comuni senz’altro, per chi vive la meteo giornalmente magari un po’ meno. Ma basti ricordare che su molte località era dal 1985 che non faceva così freddo! In altre, invece, erano decenni che non nevicava così tanto.
Ora è cambiato il registro. E’ tornato l’Atlantico. Più mite. Ma umido. Eppure c’è qualche regione ove i giubbotti servono ancora. Eccome! Del Nord è risaputo. C’è il cuscino d’aria fredda. Ma è bene coprirsi anche in Toscana e nelle Marche. Poi c’è il freddo delle valli appenniniche. Anche stanotte in alcune località laziali ed abruzzesi è gelato.
Se è vero che l’Atlantico è certamente più mite, è altrettanto vero che quando arriva causa maltempo. Per ora sta recando qualche pioviggine. Da domani comincerà a fare sul serio. In Atlantico, poco a largo del Portogallo, si sta formando una vastissima area di Bassa Pressione. Domani la troveremo a ridosso della Penisola Iberica e verso sera un primo impulso perturbato si dirigerà a ridosso del Nord Italia. Evidentemente si avrà un peggioramento.
Le precipitazioni coinvolgeranno il Nordovest, localmente sin dal mattino. Dal pomeriggio precipitazioni in accentuazione e visto che l’aria fredda sarà ben stratificata al suolo, è bene attendersi ulteriori nevicate. Nevicherà in Valle d’Aosta, su Alpi e Prealpi. Nevicherà nell’entroterra Ligure a bassissima quota. Su Piemonte e Lombardia occidentale nevicherà sino al piano. Qualche fiocco giungerà poi nei settori ovest dell’Alto Adige e dell’Emilia.
I cieli saranno nuvolosi al Centro Sud e nelle Isole. Annuvolamenti un po’ più minacciosi potranno manifestarsi su Lazio, Umbria e Toscana e saranno associati a qualche piovasco. Deboli pioviggini potrebbero inumidire anche la Campania, la Basilicata e la Calabria.
Mercoledì giungerà la parte più attiva dell’impulso perturbato e determinerà condizioni di maltempo su tutto il Nord e la Toscana. Qualche pioggia raggiungerà poi l’Umbria, l’Alto Lazio, le Marche e la Sardegna.
E’ bene sottolineare che i venti rafforzeranno un po’ ovunque da SE, conducendo in Italia aria ancor più mite. Significa che anche al Settentrione si assisterà ad un rialzo termico significativo, specie in quota. La neve, dopo una fugace apparizione mattutina nel Cuneese, sull’Astiagiano, mista a pioggia sulla Lombardia occidentale e nel settore ovest emiliano, salirà di quota. Nelle Alpi oltre i 1300/1400 m; sull’Appennino settentrionale oltre i 1800 m. Solo sul basso Piemonte potrebbero insistere fioccate attorno ai 500/600 m.
Giovedì entrerà in gioco la depressione atlantica. Recherà condizioni di forte maltempo al Centro Nord e una vivace instabilità sulla Sardegna. La neve cadrà copiosa solamente sulle Alpi, altrove pioverà e nelle regioni del versante tirrenico potranno manifestarsi rovesci e locali temporali. Verso sera il peggioramento è destinato a propagarsi verso l’Italia Meridionale, ove si attarderà alla Vigilia di Natale.
Una Vigilia Natalizia che vedrà insistere condizioni di variabilità o instabilità su gran parte del Paese, ma ciò che è importante sottolineare e un cambiamento nel regime dei venti.
Al Nord si disporranno settentrionali, nel Mare di Sardegna vireranno da W/SW. Significa che dall’Europa centro occidentale si starà avvicinando un nucleo d’aria fredda e a Natale potrebbe giungere nelle nostre regioni determinando un peggioramento e un calo termico piuttosto vivace.