Ancora maltempo:
lo si è detto più volte, ma è bene rammentarlo: marzo ha rispecchiato, appieno, la nomea di mese “pazzerello”. Abbiamo avuto sprazzi di bel tempo, momenti di tepore primaverile, ma anche freddo e tempo perturbato. Diverse le perturbazioni transitate sul nostro Paese, l’ultima delle quali sta arrecando tutt’ora condizioni di maltempo.
Fenomeni violenti:
una delle prerogative della primavera è l’estrema variabilità atmosferica e spesso l’intensità delle precipitazioni apportate. Una testimonianza in tal senso la stiamo avendo ora: molte le regioni coinvolte da fenomeni intensi, molte le aree che stanno affrontando disagi di varia natura.
E’ una configurazione tipicamente primaverile:
lo scenario barico che si è instaurato è tipico delle stagioni transitorie, in questo caso della primavera appunto. La perturbazione è venuta da ovest, a seguito dello spostamento di un’ampia struttura ciclonica isolatasi a suo tempo tra il nord Africa e la Penisola Iberica. L’ondata di maltempo è associata ad un’intensa circolazione sciroccale, quindi meridionale, che mantiene il quadro climatico prettamente primaverile. Non fa freddo, ma non fa neppure caldo.
Modifiche bariche sostanziali:
osservando i modelli scorgiamo interessanti movimenti barici. Lo spostamento della depressione iberico-marocchina spalancherà le porte all’intervento dell’Alta delle Azzorre in quel settore. Nel contempo osserveremo l’isolamento di un ampio lago d’aria fredda in Scandinavia. Si creerà un equilibrio termo-dinamico molto fragile, che come vedremo potrebbe esporci a diverse soluzioni meteorologiche. Quel che è certo è che l’esordio d’aprile avverrà all’insegna del bel tempo e di un consistente rialzo termico. Su tale scenario appaiono concordi tutti i più importanti modelli.
Pasqua e Pasquetta:
probabile, a questo punto, che l’Alta Pressione riesca ad accompagnarci al ponte pasquale. Potrebbero persistere condizioni di bel tempo, tuttavia potrebbero esserci alcune insidie legate ad un incremento della ventilazione settentrionale.
Rigurgito invernale ad aprile?:
la suddetta circolazione settentrionale prenderebbe piede a seguito di una parziale elevazione dell’Alta delle Azzorre in direzione della Gran Bretagna. Non solo. A più lungo termine potrebbe subentrare una profonda ondulazione ciclonica, capace di inserire masse fredde artiche fin nel cuore del Mediterraneo. Ovviamente è un’ipotesi e come tale la dovremo considerare.
Focus: evoluzione sino al 07 aprile 2015
Le condizioni del tempo si manterrà dapprima instabili, o addirittura perturbate all’estremo Sud, poi subentrerà una discreta variabilità ed infine arriverà il bel tempo. Bel tempo che prenderà piede sul finire della settimana, quando da ovest irromperà l’Anticiclone delle Azzorre.
L’Alta Pressione metterà radici tra la Penisola Iberica e la Francia, mentre in Italia porterà una sua propaggine orientale. Probabile una prosecuzione del bel tempo fin nel weekend pasquale, quando tuttavia potrebbero manifestarsi i primi cenni di cambiamenti. Dapprima coi venti settentrionali, poi con un incremento della nuvolosità da ovest.
Evoluzione sino al 12 aprile 2015
Seguirebbe un brusco peggioramento, a seguito dell’ingresso di un vortice perturbato – alimentato da aria fredda – nel cuore del Mediterraneo.
In conclusione.
Stiamo andando incontro ad un periodo anticiclonico che come detto ci regalerà i primi, veri tepori primaverili. Ma sarà stabilità duratura? Probabilmente no.