L’elemento saliente a breve termine.
Il prosieguo settimanale si mostrerà particolarmente ventoso, opera delle correnti Settentrionali innescate dall’ampia figura ciclonica Artico-Marittima che andrà a posizionarsi sull’Europa orientale. Parziale l’ingerenza sulle nostre regioni, avvertibile dal weekend come calo termico e qualche fenomeno tra Adriatico ed estremo Sud.
L’elemento saliente a medio termine.
La fase successiva sembra proporre, e confermare, una progressiva distensione oceanica lungo i paralleli, con alta delle Azzorre che andrebbe ad abbandonare quella posizione “britannica” a favore di un ricompattamento depressionario in sede Islandese. Evoluzione che deporrebbe a favore di un rientro termico verso le medie stagionali.
L’elemento saliente a lungo termine.
La configurazione barica sopra descritta potrebbe poi evolvere verso un’ampia ondulazione ciclonica in direzione dell’Europa occidentale, obbiettivi principali paiono poter essere Francia e Penisola Iberica.
Il trend a lungo termine:
Quanto descritto pocanzi si tradurrebbe in un richiamo particolarmente sostenuto mite sud occidentale in direzione delle nostre regioni, possibile una fase piovosa al Nordovest e sui settori tirrenici, mentre al Sud e su lato Adriatico meteo in prevalenza stabile.
Elementi di incertezza:
E’ importante sottolineare che la configurazione barica finora trattata rientra in un contesto prevalente di scambi meridiani di calore. Ecco perché andrà valutata con attenzione l’effettiva traiettoria percorsa dall’ondulazione ciclonica suddetta.
Molto dipenderà dalla posizione dell’alta pressione azzorriana, ad oggi vista in pieno Oceano e quindi non in grado di spingere verso Est l’affondo depressionario Nord Atlantico. Ipotesi, quest’ultima, da non scartare a priori, qualora si verificasse potrebbe determinare non una fase mite, bensì fresco-fredda Nord Atlantica.
Fattori di normalità climatica:
La media delle osservazioni effettuate depone a favore di un lento ma progressivo rientro nella normalità stagionale, almeno dal punto di vista delle temperature.
Qualora dovesse concretizzarsi l’evoluzione del long range, ecco che importanti precipitazioni potrebbero interessare zone d’Italia ove le stesse mancano da un po’ di tempo.
Focus: evoluzione sino al 20 novembre 2007
Il primo step previsionale è quello che ci condurrà alla nuova settimana, un periodo durante il quale avremo venti sostenuti prevalentemente dai quadranti Settentrionali, con rotazione da Nordest ad inizio settimana. Avremo un calo termico diffuso, qualche sporadico fenomeno potrebbe presentarsi sul lato Adriatico e all’estremo Sud. Deboli nevicate su Alpi orientali.
A seguire, fin verso l’ingresso in ultima decade, si potrebbe assistere ad una parziale distensione dell’alta pressione delle Azzorre lungo i paralleli. Ciò deporrebbe a favore di una fase stabile, caratterizzata da importanti inversioni termiche così come vuole la presenza anticiclonica in stagione autunnale.
Evoluzione sino al 25 novembre 2007
L’ultimo step è quello più interessante, perché potrebbe proporre quella configurazione barica in grado di portare le piogge anche al Nord. L’alta delle Azzorre potrebbe migrare in Oceano, mentre una profonda ondulazione ciclonica nord Atlantica troverebbe libero sfogo verso la Francia e la Penisola Iberica. Condizione ideale al richiamo mite, umido e piovoso dai quadranti meridionali.
In conclusione.
Rimandiamo comunque i lettori ai prossimi aggiornamenti, durante i quali sarà possibile valutare con attenzione l’evoluzione finora descritta. Un occhio di riguardo dovrà essere dato a quegli elementi di incertezza che potrebbe stravolgere non poco lo schema barico ipotetico.