Il temporaneo ridimensionamenti dell’Anticiclone africano, incentivato dal transito di qualche sbuffo fresco instabile proveniente dall’Atlantico, è terminato. Nel fine settimana rapida, nuova accelerazione del caldo anomalo, che si riporterà su frequenze tipicamente estive. Stavolta avremo un rialzo termico generalizzato e andrà a coinvolgere anche il Settentrione.
Si andrà avanti così sino al 22-23 aprile, eccezion fatta per qualche sporadico temporale di calore a ridosso delle Alpi. Dopodiché sembra prendere consistenza una svolta meteorologica imponente e guarda caso potrebbe realizzarsi in toto proprio durante l’attesissimo ponte festivo del 25 aprile.
WEEKEND CON L’ALTA PRESSIONE: gli sbuffi instabili che nel corso delle ultime ore hanno riguardato il Nord Italia – coi ben noti temporali – si faranno via via più blandi e dovrebbero limitare i propri effetti ai soli confini alpini. Qui, lo ripetiamo, non mancherà occasione per nuovi episodi temporaleschi anche a causa del naturale riscaldamento diurno tipico del periodo.
Le temperature, l’aspetto più importante sul quale ci si sofferma da giorni (non potrebbe essere altrimenti, date le possenti anomalie in atto) si dirigeranno come un treno in corsa verso valori decisamente superiori alle medie stagionali. Non escludiamo che in alcune città, durante il weekend, si possa superare nuovamente la soglia dei 30°C. Va detto che il caldo si farà sentire di più su aree interne ed anche in quota, mentre in pianura e lungo le coste potremo osservare banchi di nebbia e nubi basse in grado di limitare parzialmente l’altrimenti abbondante soleggiamento diurno. Dobbiamo anche aggiungere che sui litorali si percepirà l’influenza di mari ancora freschi e le brezze terranno sotto controllo i termometri.
Qualche cenno di svolta, a partire dalle regioni settentrionali, si dovrebbe iniziare a percepire nella prima metà della prossima settimana. Potrebbe trattarsi del primo input al pesante cambiamento del ponte del 25 aprile.
TREND A LUNGO TERMINE: Un ponte che, purtroppo, potrebbe riservare amare sorprese (ovviamente meteorologicamente parlando). Appare sempre più probabile l’intervento d’aria ben più fresca nord atlantica capace di arrecare un peggioramento destabilizzante con piogge spesso temporalesche. Trattandosi d’ipotesi, e mancando oltre una settimana all’eventuale realizzazione, predichiamo prudenza e continueremo a monitorare l’impianto evolutivo step by step.