METEO CHE PRELUDE A POSSIBILE SVOLTA, SI CAMBIA – Siamo alle prese con una lunghissima fase d’inverno anomalo in questo mese di dicembre, del tutto eccezionale e che riguarda la pressoché totalità dell’Europa. Da molte settimane parliamo di anticiclone e di caldo anomalo senza fine: le correnti miti zonali sono costrette a scorrere da ovest verso est a latitudini molto settentrionali, a causa di un Vortice Polare molto compatto e ciò non consente all’aria gelida artica di poter scendere verso sud, così da stazionare troppo a ridosso del Circolo Polare Artico. Qualcosa dovrebbe invece mutare nello scacchiere barico generale dopo Natale: la risalita dell’alta pressione, che andrebbe a posizionare i suoi massimi sulla Penisola Scandinava, potrebbe agevolare l’irruzione d’aria molto fredda verso la Russia e l’Est Europa. Potrebbe essere un punto di partenza verso la rinascita dell’inverno, con possibili prospettive importanti anche per l’Italia.
NATALE CON ANTICICLONE, METEO NON INVERNALE – Ma facciamo un doveroso passo indietro verso l’attuale contesto che si manterrà pressoché immutato per le festività natalizie. L’anticiclone continuerà infatti a dominare e le condizioni meteo non mostreranno variazioni particolari nemmeno per i giorni 25 e 26, con l’egemonia dell’alta pressione che non conoscerà interruzioni. Tuttavia, assisteremo ad infiltrazioni d’aria umida da ovest che convoglieranno nubi medio-basse: non è esclusa qualche ulteriore pioviggine o piovasco a carattere locale (vedi qui le previsioni meteo nel dettaglio), ma non si tratterà di fenomenologia collegata a vere e proprie perturbazioni organizzate. Quest’afflusso d’umida non mancherà di favorire le nebbie soprattutto in pianura al Nord, con conseguenze davvero pessime riguardo l’inquinamento. In sostanza, non ci attendiamo sole ovunque, ma molto grigiore come spesso avviene con gli anticicloni.
IRRUZIONE ARTICA EUROPEA VERSO FINE ANNO – Il cambiamento atteso a cavallo fra fine 2015 ed inizio 2016 resta al momento un’ipotesi da confermare, al momento non supportata da tutti i centri d’elaborazione che forniscono le tendenze meteo a lungo termine. Come già accennato, sembrano comunque salire le quotazioni su un mutamento della configurazione barica a livello continentale. L’anticiclone, dopo essere rimasto coricato a lungo alle medie-basse latitudini con roccaforte sul Mediterraneo, potrebbe rimontare verso nord, sfruttando un indebolimento del Vortice Polare. In sostanza i massimi barici potrebbero andare a collocarsi sull’area baltico-scandinava. Tutto ciò cosa comporterebbe? Aria fredda, in discesa sulla Russia e su parte dell’Est Europa, potrebbe poi parzialmente deviare la sua rotta verso i Balcani e giungere a lambire l’Italia, specie i versanti adriatici. E’ solo un’ipotesi da valutare, la rotta è soggetta a variazioni.
CONCLUSIONI – Già vedere le tracce di un possibile forte raffreddamento sull’Est Europa, sebbene per il momento un po’ distante dall’Italia, rappresenta una novità importante. Il gelo tornerà comunque ad affermarsi nei territori di normale competenza e ciò potrebbe rappresentare il giusto viatico verso una seconda parte d’inverno più vivace con irruzioni fredde anche sul Mediterraneo.