Si respira un po’ d’autunno:
dopo le pesanti anomalie termiche delle scorse settimane, che hanno visto dominare sovente l’Anticiclone africano, nell’ultima settimana si è imposta sulla scena un’ampia circolazione d’aria fredda sulle cui origini s’è discusso in passato. Pur trattandosi, almeno inizialmente, di una depressione atlantica – contenente tra l’altro i rimasugli dell’ex uragano “Gonzalo”, durante la fase di transizione verso i Balcani s’è arricchito d’aria fredda discesa dall’Artico Russo. Ciò ha prodotto, oltre ai ben noti fenomeni su alcune regioni, un generoso calo delle temperature.
Temperature inferiori alle medie stagionali:
la diminuzione è stata notevole, al punto tale che oltre ad un rientro nella norma vivremo alcuni giorni di fresco incipiente. Le temperature si attesteranno al di sotto della norma un po’ ovunque e un contributo essenziale in tal senso verrà soprattutto dalle minime. Questo perché l’aria relativamente fredda proveniente da est è riuscita ad inserirsi nei bassi strati e vi permane anche durante il giorno.
Il blocco anticiclonico ad ovest:
l’intrusione d’aria fredda è favorita, oltre che dalla permanenza di una circolazione secondaria tra i Balcani e il Mar Nero, dal particolare posizionamento dell’Alta Pressione. Da giorni è collocata sulla Penisola Iberica, laddove le condizioni meteorologiche rimangono tardo estivo. La spinta ad est è ostacolata dalla lacuna barica mediterranea e non avendo altro sfogo stiamo assistendo ad un allungamento verso il cuore dell’Europa. Sul fianco orientale scivola l’aria fredda di cui sopra, che riesce in tal modo ad inserirsi sul nostro territorio.
Il Ponte di Ognissanti:
lo scenario suddetto, che depone a favore di una persistente instabilità al Sud, nelle Isole Maggiori e localmente nelle regioni adriatiche, ci terrà compagnia sino agli inizi del fine settimana. Dopodiché avverrà un nuovo cambio circolatorio, che porterà gran parte della struttura anticiclonica sulle nostre teste.
Ed ecco l’Atlantico:
lo spostamento dell’Alta Pressione verrà alimentato da un affondo ciclonico, evidentemente atlantico, sulla Penisola Iberica. E’ una configurazione osservata già in passato e andrà seguita attentamente perché potrebbe sfociare in violento maltempo nelle regioni di Nordovest. La Liguria rischia nuovamente eventi piovosi ingentissimi ed ovviamente si spera che la configurazione possa subire modifiche sostanziali.
Ingresso franco o goccia fredda?:
i modelli stanno cercando di inquadrare al meglio l’impianto barico e al momento sembra prevalere l’ipotesi “goccia fredda”. L’Alta Pressione potrebbe inibire la traslazione ciclonica verso est, favorendo l’isolamento di un pericoloso vortice instabile a ridosso del nostro Paese. L’altra ipotesi, apparsa a fasi alterne in alcuni modelli, è un affondo depressionario ben più consistente tra la Penisola Iberica e l’Italia. Quest’ultima si tradurrebbe in un peggioramento di chiaro stampo invernale e seppur vigoroso, scongiurerebbe probabilmente scenari potenzialmente alluvionali.
Focus: evoluzione sino al 09 novembre 2014
La prima parte settimanale proporrà condizioni d’instabilità, localmente intensa, nelle regioni ioniche e nelle due Isole Maggiori. Ma vi saranno precipitazioni anche su altre zone del Sud e lungo il versante adriatico. Andrà meglio al Nord, anche se in pianura potrebbero esservi comunque annuvolamenti di una certa importanza. Nel weekend e nel ponte di Ognissanti cambierà lo scenario. Tornerà il bel tempo anche nelle regioni meridionali, mentre al Nordovest inizieranno a verificarsi delle piogge. Piogge che potrebbero risultare consistenti in Liguria.
Il maltempo dovrebbe estendersi gradualmente alla Toscana, alla Sardegna e al Nordest, ma non è da escludere un graduale coinvolgimento delle regioni tirreniche e successivamente un incremento dell’instabilità nel resto d’Italia.
Evoluzione sino al 14 novembre 2014
Resta da valutare se l’affondo ciclonico si risolverà nell’isolamento di una goccia fredda o se avrà la forza necessaria per imporsi con più decisione anche sul nostro Paese.
In conclusione.
Autunno che procede a fasi alterne, manifestando tutte le difficoltà atlantiche nell’affermarsi definitivamente anche alle nostre latitudini.