FINE APRILE, E’ METEO PRIMAVERILE – Il volto di questo mese è stato a lungo anomalo per la persistenza di temperature molto al di sopra della norma. I primi 20 giorni d’aprile hanno avuto a sprazzi delle caratteristiche da piena estate, poi è giunto all’improvviso il ribaltone che ha caratterizzato l’ultimo weekend ed il ponte del 25 aprile. Un vero e proprio colpo di coda invernale, l’unico di una primavera peraltro che ha mostrato più ondate di caldo precoci. Ed il clima eccessivamente caldo ce lo trasciniamo da tantissimi mesi, non a caso abbiamo avuto un inverno totalmente anomalo. Ora la primavera sembra voler mostrare il suo volto più tipico: correnti d’aria umida da ovest piloteranno un primo impulso perturbato, mentre il freddo continuerà a dominare la scena su parte del comparto occidentale europeo.
METEO WEEKEND 1 MAGGIO, ACUTO INSTABILE – L’assenza dell’alta pressione sul Mediterraneo consentirà alle perturbazioni di giungere a più riprese fino alle nostre latitudini. Occhi puntati agli ultimi giorni della settimana, il weekend della festa dei lavoratori. La depressione a carattere freddo sul Nord Europa, pur perdendo smalto, andrà a pilotare un nuovo impulso perturbato verso l’Italia sospinto da aria più fredda. Sembra che questa perturbazione possa andare a compromettere parzialmente il meteo del 1° maggio su parte della Penisola, rendendo necessario l’ombrello. La traiettoria del fronte appare però ancora incerta, ma quel che sembra probabile è che l’incursione perturbata sarà seguita da un nuovo apporto d’aria fredda con calo delle temperature. Il raffreddamento sarà meno intenso del 25 aprile.
PRIMA DECADE MAGGIO, LE ULTIMISSIME METEO – Detto della possibile instabilità, se non maltempo, attesi proprio per l’avvio di maggio, la situazione meteo dovrebbe poi evolvere verso un progressivo miglioramento già a partire dal 3 maggio, con la spinta da ovest di un campo anticiclonico. Sarà una tregua o l’avvio di un predominio di bel tempo duraturo? Difficile da stabilire ora, in quanto gli indizi non sono troppo a favore di una o dell’altra tesi. Vi è insomma la possibilità di un periodo di breve stabilità, non oltre i 2-3 giorni, con successivi ingressi di perturbazioni atlantiche. Non è però escluso che le perturbazioni possano sprofondare e bloccarsi sulla Penisola Iberica, favorendo così l’inevitabile rimonta dell’anticiclone di matrice subtropicale verso il bacino centro-occidentale del Mediterraneo.
CONCLUSIONI – Quel che emerge è che avremo ancora tanta vivacità nei prossimi 10/15 giorni ed avremo quindi il meteo tipico di primavera, con vicende alterne e fasi più fresche e miti, ma senza certo il caldo eccessivo eccezionale che ha dominato nelle prime due decadi del mese d’aprile.