INVERNO MARZOLINO ALLA RIBALTA – Un’ampia fetta dell’Europa Centro-Occidentale sperimenta una delle poche condizioni meteo di stampo invernale, dopo settimane nelle quali il caldo anomalo è stato assoluto protagonista. Si è dovuto attendere marzo e quindi la fine dell’inverno, a conferma di un ciclo stagionale che appare piuttosto sfasato. Non stiamo però vivendo alcun evento eccezionale, tutt’altro. Marzo presenta spesso queste dinamiche meteo e l’attuale fase invernale, la cui influenza si protende fin sul Mediterraneo, è dovuta al fisiologico indebolimento del Vortice Polare: un nucleo freddo dello stesso vortice si è infatti portato sul Nord Europa determinando questo relativo raffreddamento, ma si tratta comunque di masse d’aria artico-marittime e quindi non certo associate ad alcun particolare episodio di gelo intenso.
IL METEO DI LUNEDI’ 7 MARZO – Avvio di settimana con instabilità protagonista su gran parte del Centro-Sud e sulle Isole Maggiori, con particolare riferimento ai versanti tirrenici ed alla dorsale appenninica. Avremo piogge e rovesci, più frequenti nelle ore pomeridiane, per via dei maggiori contrasti innescati dall’afflusso d’aria fredda in quota. Il clima risulterà quasi ovunque più freddo e invernale, con nevicate che sui rilievi potranno assumere carattere nevoso già attorno ai 600-800 metri a tratti lungo la dorsale centro-settentrionale appenninica e rilievi della Sardegna. Meteo migliore sul Nord Italia, a parte l’estremo Nord-Est e localmente anche l’Emilia ove avremo copertura nuvolosa compatta fin dal mattino associata a precipitazioni sparse, nevose fino in collina.
Dalla sera peggiora sul Nord-Ovest, con brevi spruzzate di neve sulle Alpi valdostane.
NUOVE NEVICATE FINO A BASSA QUOTA – Nella giornata di martedì l’instabilità invernale verrà rivitalizzata da un nuovo impulso perturbato, che favorirà la genesi di una bassa pressione tra Corsica e Mar Ligure. Sarà così maggiormente coinvolto il Nord Italia, dove in giornata risaliranno precipitazioni anche significative dal Levante Ligure verso l’Emilia Romagna, la Bassa Lombardia ed il Triveneto. La neve potrebbe cadere anche a bassa quota fino attorno ai 300-400 metri, senza escludere fiocchi a quote più basse in Emilia fino alle aree pedemontane di pianura. La perturbazione colpirà anche Toscana e regioni tirreniche, coinvolgendo anche Campania, Lucania e Sicilia. Mercoledì maltempo in accentuazione al Centro-Sud e sulle Isole, residuo sul Nord-Est con possibile neve fino in pianura sull’Emilia centro-occidentale.
ULTERIORI TENDENZE – L’evoluzione per la seconda parte di settimana vedrà il maltempo man mano confinato verso le regioni adriatiche ed il Sud. Continuerà ad affluire aria fredda e solo nel weekend l’anticiclone potrebbe prendere maggiormente il sopravvento, garantendo così un periodo più stabile primaverile. Non si esclude si possa trattare solo di una breve tregua.