L’Italia ha dovuto patire gli effetti di un corposo peggioramento meteo proprio nel bel mezzo del ponte festivo. Non si è trattato del tipico peggioramento primaverile, piuttosto di un rigurgito invernale sfociato in copiose nevicate a quote collinari. Il freddo, pungente, si fa sentire anche in queste prime ore del mattino ma col ritorno del sole e la cessazione dei venti da nord ecco che le temperature saliranno rapidamente.
I cenni di miglioramento che stiamo osservando non convincono e non convinceranno troppo neppure nei prossimi giorni. Il tempo verrà governato da correnti instabili e tutto sommato relativamente fresche provenienti dall’Atlantico e sospinte su di noi da un grosso vortice ciclonico sull’Europa centro occidentale.
IL METEO MARTEDI’ 26 APRILE: attualmente osserviamo ampie schiarite, cenno inequivocabile dell’allontanamento del vortice di bassa pressione. Ciononostante nelle prossime ore avremo un ritorno di fiamma dell’instabilità su parte del Centro Nord, il che significa acquazzoni e qualche temporale (anche grandinigeno) dal pomeriggio. Coinvolte maggiormente le regioni di Nordest, Alpi e centrali tirreniche. Non mancherà qualche sconfinamento verso Campania, Marche e Abruzzo. Attenuazione dei fenomeni in serata.
PEGGIORAMENTO TRA GIOVEDI’ E VENERDI’: detto che mercoledì avremo ancora la possibilità di qualche sussulto instabile pomeridiano su Nordest e centrali tirreniche, le 48 ore successive potrebbero proporci il transito di una perturbazione proveniente da sudovest. Dal pomeriggio di giovedì peggiora in Sardegna con temporali nella parte nord, in successiva evoluzione nel Tirreno e quindi in direzione del Centro Italia.
Qui nella notte di giovedì su venerdì avremo maltempo con fenomeni in estensione verso l’Emilia Romagna e a sud tra Campania e Calabria. L’instabilità pomeridiana resterà in piedi anche nel pomeriggio di venerdì e si riproporrà con foga per tutto il fine settimana, accogliendo il nuovo mese di maggio. Significa che nelle ore centrali del giorno avremo frequenti acquazzoni e temporali su zone interne e a ridosso dei rilievi. Non sono da escludere sconfinamenti anche in Val Padana.