UN PO’ DI FREDDO: il quadro meteorologico ha subito importanti cambiamenti nel corso dell’ultima settimana. Abbiamo assistito all’imponente irruzione artica sui settori orientali del Continente, con conseguente sviluppo di un Vortice Ciclonico balcanico. E ora quel vortice freddo è scivolato a nordovest, collocandosi tra l’Europa centrale e l’Italia centro settentrionale. Quale conseguenza abbiamo avuto un abbassamento delle temperature, l’arrivo della neve su Alpi e Appennino settentrionale, instabilità consistente da ovest verso est.
ULTERIORE MALTEMPO: è interessante evidenziare come anche l’Atlantico abbia svolto un ruolo importante. Perché la scorsa settimana, in concomitanza con l’ingresso del freddo da nord-nordest, una piccola perturbazione andava a impattare i mari di ponente mescolandosi con l’aria fredda e dando luogo a un vigoroso peggioramento instabile.
ATLANTICO PROTAGONISTA: abbiamo menzionato non a caso la perturbazione atlantica perché sarà a ovest che dovremo prestare attenzione nei prossimi giorni. Le Depressioni oceaniche sembrano avere tutta l’intenzione di progredire verso est, coinvolgendoci direttamente. Ma prima che ciò avvenga potrebbero scivolare a ridosso dell’Europa occidentale implementando temporanee risposte calde nord africane.
CALDO SI, MA NON DURERA’: subito dopo metà mese avremo, guarda caso, una temporanea fiammata africana con conseguente ritorno del caldo anomalo. Temperature in aumento, quindi, su valori al di sopra delle medie stagionali. Ma nell’ottica della dinamica descritta pocanzi, dovrebbe trattarsi di un richiamo pre frontale a precedere un vigoroso peggioramento delle condizioni meteo. Peggioramento che, data anche la situazione di blocco anticiclonico sull’Europa orientale, potrebbe rivelarsi intenso e pericolosamente persistente.