E’ interessante notare come l’Alta Pressione, da tempo stazionante sull’Europa occidentale, stia per sfruttare un varco che va aprendosi tra la Groenlandia e il Regno Unito. La ridistribuzione dei minimi di pressione, in spostamento sulla Penisola Scandinava, farà sì che per qualche giorno vada a strutturarsi un blocco anticiclonico in Atlantico.
I blocchi, in genere, determinano la discesa di masse d’aria fredda verso il Mediterraneo. Se l’elevazione avviene verso nord, allora è l’Artico a mettersi in movimento. Se lo sbarramento piega a nordest, ecco che il freddo può giungere dalla Russia. In passato, quando gli effetti del cambiamento climatico non erano così evidenti, accadeva che il ponte anticiclonico tra l’Alta delle Azzorre e l’Alta Russa portasse nuclei d’aria gelida alle nostre latitudini.
Era allora che l’Inverno, quello vero, si mostrava in tutto il suo splendore. E’ un tipo di configurazione venuta meno negli ultimi decenni, sostituita sovente da scambi meridiani a volte vivaci, altre meno. Il freddo che troveremo nella calza della Befana deriva da scambi di quel tipo. L’obbiettivo dell’irruzione, lo ribadiamo, è rappresentato dal comparto Balcanico-Ellenico e l’Italia verrà soltanto lambita.
La contrapposizione tra l’Anticiclone e l’ampia area ciclonica che si assesterà sull’Europa centro settentrionale sarà alla base dei forti venti che prenderanno possesso dell’Italia. Giovedì saranno in prevalenza occidentali e le maggiori velocità verranno registrate sui crinali alpini e sulla Sardegna. Le raffiche, giusto per darvi un’idea, potrebbe avvicinarsi ai 120-130 km/h. Se non addirittura superarle. E’ bene mettere in preventivo mari spesso in burrasca, senza escludere mareggiate.
La buona notizia è che perlomeno splenderà il sole un po’ dappertutto. Le nubi si addenseranno sui versanti nord del confine alpino, ove si prevedono fortissime nevicate. Data l’intensità dei venti è probabile che possano registrarsi sconfinamenti verso le alte valli. Specie nella prima parte del mattino. Le temperature registreranno un temporaneo rialzo, marcato sui litorali adriatici e ionici per effetto del favonio in discesa dall’Appennino.
Il vento continuerà a soffiare con forza anche all’Epifania, ma ruoterà dai quadranti settentrionali e porterà l’aria fredda. Le temperature, ovviamente, caleranno. Una diminuzione che sarà più marcata sulle regioni Adriatiche, ma che comunque porterà un po’ d’Inverno sull’intero Stivale. Per quel che concerne le precipitazioni, oltre alle fioccate sui confini alpini potrebbero esservi dei fenomeni su Marche, Abruzzo, Molise, regioni Meridionali e sulla Sicilia. Fenomeni che, considerando le temperature in forte calo, potrebbero assumere carattere nevoso attorno agli 800/1000 metri. Non si escludono sconfinamenti a quote collinari su zone interne di Abruzzo e Molise.
Nelle altre regioni splenderà il sole e sabato tornerà a splendere anche al Sud. Nel weekend avremo un temporaneo, lieve rialzo termico. Ma la disposizione anticiclonica, giusto dirlo, potrebbe determinare un ritorno del freddo – stavolta più intenso – la prossima settimana.
Non ci siamo scordati di domani. Come detto in apertura, transiterà una blanda perturbazione che provocherà delle piogge e qualche nevicata nelle regioni Centro Meridionali. Piogge che inizialmente dovrebbero penalizzare i versanti tirrenici, per spostarsi successivamente sulle Adriatiche. Verso sera caleranno le temperature, tanto che su Marche, Abruzzo e Molise si potrebbero avere delle nevicate attorno ai 1200 metri.
Vi potrebbero essere altre nevicate sui confini alpini e nel corso del mattino sembra possano verificarsi delle piogge in Emilia Romagna, nel Triestino e sul basso Veneto.