La prima perturbazione primaverile:
oggi, è risaputo, meteorologia vuole che cominci la primavera. A sancirne l’avvio una vigorosa perturbazione “mediterranea”. Giusto definirla tale? Beh, considerando l’evoluzione certamente sì. Ma se dovessimo basarci sull’origine, l’attribuzione del termine si rivelerebbe scorretto. E’ bene rammentare che si tratta della Bassa Pressione sviluppatasi a seguito dell’incursione gelida russa. L’ampio canale depressionario si è sviluppato verso ovest, raggiungendo la Penisola Iberica. Non potendo proseguire il suo cammino, ostacolato da un muro anticiclonico atlantico, si è vista costretta a ripercorrere a ritroso la strada precedentemente battuta. Espandendosi sul nord Africa ha risucchiato l’aria caldo-umida presente a sud e conseguentemente si è rafforzata dirigendosi di gran carriera sulla Sardegna.
Nubifragi:
la forti piogge primaverili sono usuali, specie in un periodo come l’attuale che vede nei grandi contrasti termici la caratteristica più rappresentativa. Non ci si deve stupire, quindi, se si sente parlare di nubifragi. Quel che preoccupa, piuttosto, è la crescente frequenza degli eventi meteorologici estremi negli ultimi anni.
I primi caldi stagionali:
ne parlammo nel precedente editoriale, ipotizzando l’ingresso di un promontorio anticiclonico dal nord Africa. Le ultime emissioni modellistiche hanno corretto il tiro, limitandone entità, diffusione e durata. L’avvento di un’altra perturbazione atlantica, i cui effetti verranno analizzati in seguito, seguirà quello che in gergo definiamo richiamo pre-frontale. Ovvero una temporanea rimonta anticiclonica indotta dallo sprofondamento depressionario in sede iberica.
Le prime proiezioni stagionali:
stamane abbiamo pubblicato un articolo che ci fornisce una tendenza su quello che potrebbe essere l’andamento medio precipitativo del mese di marzo. Un’analisi basata sul modello stagionale CFS, prodotto dall’ente intergovernativo americano del NOAA. Stante la proiezione, sembrerebbe prevalere una configurazione basso atlantica, che confinerebbe le precipitazioni sul settore centro occidentale del Mediterraneo. Ipotesi che trova conferma nei primi peggioramento marzolini, che a quanto sembra dovrebbero trovare terreno fertile tra la Penisola Iberica e il nostro Paese.
Il colpo di coda invernale:
l’Atlantico basso deriverebbe dalla persistenza di coriacee figure anticicloniche alle alte latitudini. Una delle conseguenza di tal posizionamento potrebbe essere la persistenza di masse d’aria gelida sulla Russia Europea. Basterebbe un non nulla per far sì che una possente irruzione fredda – ipotizzata e confermata da alcuni dei più autorevoli modelli – ci catapulti nei più classici dei colpi di coda invernale.
Focus: evoluzione sino al 14 marzo 2013
Nell’arco del weekend osserveremo condizioni meteorologiche contrapposte a seconda delle regioni. Al nord, ad esempio, interverrà una zona anticiclonica che stabilizzerà la situazione. All’estremo sud, invece, sarà forte l’ingerenza delle piogge. Piogge che in Sicilia e Calabria, durante il sabato, potrebbero assumere carattere di nubifragio. Per un cospicuo, generale miglioramento occorrerà attendere lunedì, quando l’Alta Pressione riuscirà a prendere possesso dell’Italia intera. Le temperature registreranno un ulteriore, generale aumento, salvo al nordovest. Miglioramento che dovrebbe concludersi, bruscamente, fin dal martedì. L’avvento di un’altra perturbazione atlantica provocherà un vigoroso peggioramento, ma stavolta dovrebbe interessare tutte le nostre regioni.
L’alternanza tra fasi anticicloniche e perturbate dovrebbe continuare per tutta la prima decade di marzo. Dopodiché si potrebbe assistere ad un cambio circolatorio significativo, che condurrebbe ad una maggiore meridianizzazione delle correnti e al conseguente ingresso d’aria più fredda sui nostri mari.
Evoluzione sino al 19 marzo 2013
Difficile potervi dire, fin da oggi, l’entità dell’incursione fredda. I modelli sono ancora alla ricerca di un percorso da seguire e non appena avremo maggiori dettagli saremo lieti di condividerli con voi.
In conclusione.
La stagione primaverile sembra voler cominciare sotto i migliori auspici. La speranza è che le piogge, probabilmente abbondanti, non causino grossi problemi.