Stamane abbiamo analizzato, dettagliatamente, la configurazione barica europea avvalendoci del supporto del satellite. Nell’immagine indicammo la presenza di una massa d’aria fredda a largo del Regno Unito e in procinto di raggiungere la Francia. E’ l’aria fredda che, sostenuta da forti venti nord occidentali, raggiungerà le nostre regioni nella giornata di domani.
E’ richiamata dalla perturbazione che ci sta interessando in queste ore e che in seguito si trasferirà verso est. Un altro fronte, più blando, transiterà domani e interesserà parte della Penisola. Anzitutto le regioni del medio versante Adriatico, in seguito il Mezziogiorno. La diminuzione delle temperature determinerà un abbassamento della quota neve, che su Marche, Abruzzo e Molise potrebbe raggiungere i 1200-1300 m nella mattinata di martedì.
Al Nord, così come su Toscana, Umbria e poi sul Lazio, splenderà il sole. Insisteranno nubi piuttosto evidenti sui confini alpini, ma la neve interesserà principalmente i versanti esteri. Sconfinamenti di un certo peso, a causa delle forti correnti settentrionali che continueranno a sbattere contro le Alpi, potrebbero aversi sulla Valle d’Aosta e sull’Alto Piemonte.
I venti resteranno forti anche nella giornata di mercoledì ed anzi, potrebbero nuovamente intensificarsi. Raffiche di burrasca potrebbero interessare i crinali alpini – causando la discesa del foehn verso le pianure settentrionali – ed il mare di Sardegna. In compenso avremo un ulteriore miglioramento per quel che riguarda nubi e fenomeni. Difatti i cieli dovrebbero risultare sereni o poco nuvolosi un po’ dappertutto, salvo residui annuvolamenti sui confini alpini e nelle Isole Maggiori. Non mancherà qualche fenomeno sparso, ma di poco conto.
Nelle giornate successive, quindi anche all’Immacolata, viene indicata la ricostituzione di una struttura anticiclonica che avrà una certa influenza sin sull’Italia. Influenza che sembra rivelarsi maggiore al Sud Italia, mentre al Centro Nord potrebbero riaffacciarsi spifferi d’aria umida – sempre di natura atlantica – con associati parziali annuvolamenti.
Le nubi di maggior spessore coinvolgeranno Liguria e Toscana, ove peraltro potrebbero verificarsi dei piovaschi o deboli piogge.
Le temperature, dopo esser diminuite, riprenderanno a salire. L’aumento riguarderà soprattutto le massime, mentre le minime non dovrebbero variare più di tanto. Qualche grado in più lo si potrà avere laddove i refoli atlantici convoglieranno le nubi. Segnaliamo, infine, il possibile ritorno di qualche banco di nebbia nelle pianure del Nord Italia.