Imponenti cambiamenti meteo: la risoluzione del lungo periodo anticiclonico sta avvenendo grazie all’ondata di gelo che ha invaso l’Europa orientale. Sbuffi freddi sono riusciti ad avventurarsi in alcune regioni d’Italia, determinando una flessione delle temperature. Flessione che si farà apprezzare soprattutto nelle regioni Settentrionali, mentre faticherà ad imporsi al Sud e nelle due Isole Maggiori.
Rischio neve in Val Padana? E’ una previsione al limite, va detto, ma anche stamane alcuni autorevolissimi modelli matematici di previsione puntano sulle nevicate in Piemonte, Lombardia ed Emilia. Insomma, sulla Pianura Padana occidentale come previsto giorni addietro. Magari saranno pochi fiocchi, fradici, ma qualcosa potrebbe vedersi.
Gennaio dinamico: lunga serie di perturbazioni. Il ritorno delle perturbazioni nord atlantiche rappresenta certamente la svolta più importante. Veniamo da 2 mesi di siccità e staticità atmosferica snervante, ragion per cui non possiamo che accogliere con favore piogge, nevicate, vento e un abbassamento delle temperature. Saranno almeno 3 i fronti perturbati che transiteranno sulle nostre regioni. L’ultimo a ridosso dell’Epifania.
Il freddo nel lungo termine: dopo un temporaneo rinvigorimento della Depressione d’Islanda, le masse d’aria fredda del Circolo Polare Artico tenderanno a trasferirsi verso est. Tale movimento potrebbe liberare l’Alta delle Azzorre, incentivandola a spingersi verso nord. Questa eventualità depone a favore di irruzioni fredde artiche verso sud, presumibilmente fin nel cuore del Mediterraneo. Ciò potrebbe accadere nel corso della seconda decade del mese, portando condizioni meteo ben più invernali su tutte le nostre regioni. Insomma, gennaio sarà comunque dinamico e ricco di novità meteo.