Autunno, è meteo estremo: c’è chi non è d’accordo nel definirlo tale, chi storce il naso per chissà quale motivo. Ma andatevi a vedere gli archivi meteorologici e poi diteci se abbiamo torto: decenni or sono la circolazione autunnale prevedeva ben altre dinamiche. Il treno delle perturbazioni atlantiche portava piogge, intervallate da pause di bel tempo. Difficilmente si avevano situazioni alluvionali così frequenti. Poteva capitare, certo, ma non così spesso. E quest anno, dati anche certi indici climatici a supporto, sembra proprio che l’autunno voglia riservarci altre strabilianti sorprese.
Secondo ciclone in appena una settimana: dopo il passaggio del Ciclone mediterraneo di giovedì scorso, siamo in attesa del secondo. Stavolta avrà una traiettoria diversa e dopo aver colpito la Sardegna – meno violentemente dell’altra volta – sfogherà la sua furia al Centro Sud. C’è il rischio che localmente possano abbattersi nubifragi e piogge alluvionali, inutile nasconderlo.
Maltempo duraturo, ma cambierà la dinamica: l’analisi modellistica comparata ci conferma l’ondata di maltempo di metà mese, ma stavolta il Vortice Ciclonico verrà da nord e potrebbe avere un impatto maggiore nelle regioni centro settentrionali.
Arriverà il freddo precoce? Quel che è importante sottolineare è che muteranno le collocazioni di Alte e Basse Pressioni sulla scacchiere continentale: avremo l’elevazione dell’Anticiclone delle Azzorre in pieno Atlantico (ipotesi probabile) e lo smantellamento del blocco anticiclonico a nord. In tal modo ecco che masse fredde artiche avrebbero strada libera verso il Mediterraneo ed è per questo che crediamo che i primi sentori invernali possano anticipare i tempi. Quando? Se le dinamiche succitate andassero in porto sicuramente nel corso dell’ultima decade di Ottobre.