Break Artico:
le temperature, dopo aver raggiunto punte di 24-25 gradi, hanno registrato un netto ridimensionamento ad opera di una circolazione d’aria fredda proveniente dall’Artico. Le cause che hanno fatto affluire parte della massa sulle nostre regioni è semplice: lo scivolamento delle stesse lungo il fianco orientale dell’Alta delle Azzorre. Rammentiamo che l’Anticiclone è posizionato col suo fulcro a ridosso dell’Europa occidentale e che sull’Italia è giunta una sua propaggine.
Nuova invasione Anticiclonica:
ripetiamo, per l’ennesima volta, che l’attuale posizione dell’Alta Pressione è la stessa che dominò i mesi di Dicembre e Gennaio con tutte le conseguenze del caso. Nei prossimi giorni, invece, cambierà ubicazione spostandosi verso est e invadendo il Mediterraneo centrale. Le condizioni di stabilità, che abbracceranno l’intera Penisola, verranno accompagnate da un clima decisamente primaverile e temperature ben oltre le medie del periodo.
L’importanza dello spostamento anticiclonico:
proviamo a capire il perché dell’invasione Anticiclonica. La struttura sarà costretta ad abbandonare l’Europa occidentale perché in Atlantico riprenderà vigore il ramo Canadese del Vortice Polare. Le perturbazione ad esso associate spingeranno verso est e forzeranno la resistenza del blocco Atlantico. Abbiamo citato il Vortice Polare non a caso, perchè entro la prima decade di Marzo dovrebbe cambiare la sua struttura. L’indebolimento indotto da nuovi impulsi di calore ai piani alti atmosferici dovrebbe indurre quella che in gergo definiamo “bilobazione”. Il suo significato è semplice: una parte resterà sul Canada, un’altra si porterà sul comparto Russo-Asiatico inducendo una recrudescenza del gelo.
L’Alta Pressione Scandinava:
la forzante ciclonica canadese, oltre a traghettare l’Alta Pressione alle nostre latitudini, la indurrà ad estendersi in direzione nord. Una spinta dinamica che dovrebbe isolare una cella anticiclonica tra la Scandinavia e la Russia Europea, al di sotto della quale dovrebbe scivolare le masse d’aria gelida derivanti dal lobo Euro-Asiatico del Vortice Polare.
Inverno di nuovo alla ribalta:
la configurazione che verrà a crearsi farà ripiombare nel crudo Inverno molti Paesi dell’Europa centro orientale. L’Italia dovrebbe essere uno degli obbiettivi del freddo, ma non è ancora possibile comprendere appieno da dove arriverà l’assalto. Al momento la via principale sembrerebbe la Valle del Rodano, ma molto dipenderà da come andrà a disporsi il lobo Canadese del Vortice Polare e di conseguenza il blocco Anticiclonico Atlantico.
Focus: evoluzione sino al 11 marzo 2012
I venti settentrionali continueranno a soffiare nelle regioni Adriatiche e Meridionali sino a metà settimana, accompagnandosi tra l’altro ad una temporanea recrudescenza dell’instabilità. Da giovedì sino a domenica dominerà il bel tempo, con tanto sole e temperature in forte rialzo. Come detto non sarà difficile superare i 20 gradi di massima su molte città peninsulari e insulari. Segnaliamo, infine, il ritorno di qualche banco di nebbie su valli e pianure del Centro Nord ed anche su alcune aree costiere del versante Tirrenico.
Agli inizi della prossima settimana vi sarà un chiaro indebolimento anticiclonico, che sfocerà con le prime infiltrazioni d’aria umida e instabile da ovest. Nel frattempo si avrebbe la bilobazione del Vortice Polare con isolamento di un nucleo d’aria gelida sul comparto Euro-Asiatico. La formazione dell’Anticiclone Scandinavo dovrebbe far scivolare gran parte del gelo sulla parte centro orientale del Continente e la successiva interazione con le perturbazione nord Atlantiche potrebbe scavare un’ampia lacuna barica a ridosso del Mediterraneo. Non è da escludere, pertanto, un consistente peggioramento anche in Italia col ritorno della neve a quote relativamente basse.
Evoluzione sino al 16 marzo 2012
Inizierebbe una fase prettamente invernale, contrassegnata da temperature ben inferiori alla norma e precipitazioni abbastanza diffuse. Viste le temperature, la neve cadrebbe nuovamente a quote collinari su molte delle nostre regioni.
In conclusione.
La scorsa settimana abbiamo più volte fatto riferimento ad alcuni indici climatici indicanti un ritorno dell’Inverno in grande stile. Ad oggi, osservandone l’andamento, siamo portati a credere che il mese di Marzo potrebbe rivelarsi piuttosto freddo e instabile.