Molte sono le variabili in gioco per una previsione della prossima stagione fredda 2008-09, dall’esito ancora incerto: difficile dire quale di questi fattori potrebbe avere la meglio sul nostro Continente.
Esaminandoli uno per uno, notiamo che:
1) L’attività solare è in fase di minimo molto prolungato.
Questo potrebbe avere un influenza sull’irrigidimento del clima invernale sul nostro Emisfero, ricordiamoci che l’ultima ondata di freddo di grandi proporzioni venuta sulla nostra Penisola fu quella del Dicembre 1996, proprio in coincidenza con l’ultimo minimo.
Tuttavia, non è detto che esso influenzi il clima direttamente sull’Europa: Gennaio 2008 è stato rigidissimo quasi ovunque, nell’Emisfero Boreale, tranne che sul nostro Continente, rimasto molto mite.
Un’influenza potrebbe averla sul clima del Polo Nord, le temperature di Giugno sono state quasi normali, nella zona, ed anche i ghiacci polari marini sono più avanzati rispetto allo scorso anno, almeno al momento.
Un Polo Nord più freddo potrebbe favorire più frequenti discese di aria fredda sul Mediterraneo.
2) La fase di AMO, fortemente positiva durante lo scorso inverno (ed in grado quindi di favorire l’ingresso di correnti occidentali miti sull’Europa e sull’Italia).
Tale fase è adesso calante, anomalie negative stanno prevalendo su quelle positive sul settore marino Nord Atlantico.
Il prossimo inverno, stando alle previsioni CFS delle temperature del mare, vedrebbe un equilibrio tra anomalie fredde della Corrente del Labrador ed anomalie calde della zona settentrionale Nord Atlantica.
Una fase di AMO abbastanza ridotta potrebbe far sì che le correnti occidentali atlantiche siano un po’ più deboli rispetto allo scorso inverno.
3) La fase di El Nino crescente
Stando alle previsioni dei centri di studio delle temperature oceaniche, El Nino sarebbe in sviluppo durante questi mesi, fino a raggiungere un suo massimo in prossimità del tardo autunno, per poi decadere rapidamente nel corso della stagione invernale, lasciando spazio a temperature oceaniche nella norma.
Questo potrebbe suggerire una stagione, tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’Inverno, piuttosto mite ed asciutta, seguita poi da una seconda parte dell’inverno più fredda ed umida.
4) Le previsioni dell’inverno stando al modello CFS, attualmente il più avanzato tra i vari modelli matematici stagionali ancora in fase sperimentale, mostrerebbe un inverno 2008-09 decisamente freddo sul Bacino del Mediterraneo e sull’Europa in genere, anche se freddo soprattutto nella sua prima parte, ed in particolare sull’Europa Orientale e sulla Russia europea.
Tale inverno sarebbe tuttavia anche piuttosto secco, con precipitazioni al di sotto della norma in particolare proprio sull’Italia e la Penisola Iberica, il che suggerirebbe una stagione dominata da situazioni anticicloniche mediterranee con inversioni termiche diffuse.
L’insieme di questi elementi non ci fornisce, al momento, un quadro chiaro della previsione per il prossimo inverno, in particolare l’incertezza sull’evoluzione delle temperature oceaniche la rende poco attendibile.
Tuttavia, faremo il punto della situazione ed dei vari fattori nei prossimi mesi, via via che si avvicinerà la scadenza previsionistica.