Transita un rapido impulso instabile:
dopo un primo, timido tentativo anticiclonico, il tempo è in fase di peggioramento. Peggioramento causato dal passaggio di un’onda depressionaria contenente al suo interno dell’aria piuttosto fresca e instabile. Approfonditasi sulla Penisola Iberica, ora si muove rapidamente verso levante e nei prossimi giorni tenderà ad isolare una struttura ciclonica tra il Mar Ionio e l’Egeo. Ciò significa che questo primo scorcio settimanale, come da previsione, si rivelerà piuttosto instabile e le temperature registreranno una flessione.
Europa, lento ritorno alla normalità:
diciamo che parlare di normalità, per alcune aree del Continente, è quanto meno un azzardo. I corsi d’acqua, il Danubio in particolare, ha raggiunto livelli che non si vedevano da 500 anni. Perlomeno l’attenuazione dei fenomeni sta consentendo un graduale miglioramento della situazione, anche se l’instabilità persistente sta generando – localmente – temporali piuttosto violenti o veri e propri nubifragi. Possiamo citare, ad esempio, la città di Varsavia che ieri è stata travolta da piogge a carattere torrenziale.
Significativo cambio circolatorio:
ultimamente abbiamo osservato una vigoria atlantica sorprendente, in grado di smantellare le velleità anticicloniche tipiche d’inizio stagione. Atlantico, a volte intervallato dall’Artico, assoluto protagonista della stagione primaverile e di questi primi giorni d’estate. Atlantico che nei prossimi giorni dovrà chinare la testa dinanzi al rigonfiamento dell’Alta delle Azzorre. Nonostante la permanenza di una struttura depressionaria a ridosso del Regno Unito, a prevalere sarà la struttura altopressoria oceanica e la sua espansione in direzione del Mediterraneo innescherà un consolidamento del bel tempo.
La voglia di rivalsa dell’estate:
se inizialmente avremo a che fare coll’Alta delle Azzorre, successivamente potrebbe affacciarsi la componente calda subtropicale. Un nuovo tentativo d’affondo depressionario, a ridosso della Penisola Iberica, potrebbe sospingere il promontorio africano verso le nostre regioni. Ecco quindi che le temperature, dopo aver raggiunto valori superiori alla norma fin dal prossimo fine settimana, potrebbe innalzarsi ancora raggiungendo i primi, significativi picchi dell’estate 2013.
Sarà stabilità duratura?:
come consuetudine abbiamo operato un’attenta analisi modellistica, cercando di spingerci il più in là possibile. Diciamo che nell’arco dei prossimi 15 giorni potrebbe prevalere la componente anticiclonica, il ché significherebbe giungere nell’ultima settimana di giugno ancora in compagnia del sole e del caldo. Ovviamente si tratta di ipotesi, che potrebbero essere smentite da stravolgimenti modellistici sempre dietro l’angolo. Basterebbe, ad esempio, che l’affondo ciclonico succitato – responsabile dell’incursione africana sui nostri lidi – riuscisse a penetrare maggiormente sulla Penisola Iberica per minare il dominio anticiclonico.
Focus: evoluzione sino al 23 giugno 2013
Insisteranno condizioni d’instabilità diurna anche nei prossimi giorni, almeno sino a mercoledì. Da giovedì, invece, gli acquazzoni tenderanno a focalizzarsi all’estremo sud laddove si percepirà l’influenza dell’area ciclonica nel frattempo isolatasi tra lo Ionio e l’Egeo. A seguire interverrà l’anticiclone delle Azzorre, che prenderà possesso del Mediterraneo dando vita ad un netto miglioramento e al significativo aumento delle temperature.
Estate in gran forma per la prima volta in stagione, meteo estivo che dovrebbe tenerci compagnia per l’intero step previsionale e il crescente contributo d’aria calda dal nord Africa andrebbe a causare un ulteriore rialzo termico. Si materializzerebbe un’ondata di caldo di media entità, da considerarsi assolutamente nella normalità delle cose.
Evoluzione sino al 28 giugno 2013
Difficile ipotizzare un cambio di scenario. La solidità della struttura anticiclonica sarà tale che soltanto una contrapposta azione ciclonica di egual portata sarebbe in grado di scalfirne la tenuta.
In conclusione.
Insomma, dopo tante sofferenze ecco che l’estate sembra essersi scrollata di dosso l’apatia derivante da una stagione primaverile fin troppo tribolata.