La quarta perturbazione:
sta accadendo quel che successe a settembre, quando la prima metà del mese fu caratterizzata dal passaggio di diverse perturbazioni i cui effetti si manifestarono talvolto in modo violento. Poi vi fu un periodo dominato dall’Anticiclone Africano, che riportò l’Estate in tutto il Paese e fornì alle acque del Mediterraneo quel surplus energetico che sta amplificando i recenti accadimenti perturbati. Ottobre, da quando è cominciato, ha visto transitare tre perturbazioni e l’ultima della serie, la quarta, è quella che ci sta interessando attualmente.
Allerte e allarmismo:
due termini sicuramente associabili, ma dal significato decisamente differente. Diramando un’allerta ci si pone l’obbiettivo di mettere al riparto la popolazione dai rischi derivanti a manifestazioni atmosferiche violente. E’ un meccanismo preventivo e come tale dev’essere considerato. Diverso, invece, è il discorso dell’allarmismo. Spaventare le persone, a nostro avviso, è quanto di più sbagliato. Non perché si può incorrere in critiche accese e magari giustificate, quanto perché si spaventano le persone e le si porta ad avere paura anche della pioggia più banale.
Si cambia musica:
fortunatamente la perturbazione ci lascerà già nella giornata di martedì, pur senza escludere residue precipitazioni nelle regioni meridionali e sul nordest. A questo punto possiamo rispolverare la domanda che utilizzammo per l’apertura dello scorso editoriale: quanto durerà? Chi lesse il pezzo ricorderà che ponemmo in risalto una complessa circolazione depressionaria in consolidamento sull’Europa occidentale. La situazione poteva prendere due strade: la prima contemplava l’arrivo di un promontorio anticiclonico africano, la seconda il graduale spostamento della saccatura verso est e un conseguente peggioramento delle condizioni meteo. Bene, abbiamo analizzato con parsimonia le più autorevoli proiezioni modellistiche e siamo in grado di fornirvi la risposta. La strada intrapresa sarà la prima.
L’Anticiclone Africano:
anche qualora si fosse realizzata la prima ipotesi, avremmo dovuto affrontare un periodo anticiclonico fatto di sole e temperature in rialzo. Prevalendo la seconda opzione, possiamo affermare con discreta certezza che sta per cominciare una fase sostanzialmente stabile e soleggiato. Vedremo in seguito che alcune regioni saranno più vicine alla circolazione ciclonica e di conseguenza avranno degli effetti in termini di nuvolosità e precipitazioni.
L’ennesima anomalia termica:
seguendo l’andamento delle temperature è come osservare una linea ondulata, con picchi più ampi e minimi più stretti. Tra oggi e domani, ad esempio, l’Italia sarà investita da aria più fredda di natura artica e la diminuzione termica sarà tale da consegnarci valori inferiori alla norma. Nei prossimi giorni, al contrario, assisteremo ad un significativo aumento. Basti pensare che alla quota di riferimento degli 850 hPa (corrispondente a circa 1500 metri) la colonnina di mercurio raggiungerà punte di 15°C. Significa che a livello del mare si potrebbero raggiungere facilmente massime di 25°C, con punte locali di 27-28°C. Non c’è nient’altro da aggiungere, tranne che sono valori tipici degli esordi di settembre.
Eventuali vie d’uscita:
Al momento l’unica ipotesi plausibile, peraltro remota, è che la saccatura atlantica riesca a spingersi verso est, erodendo il fianco occidentale del promontorio africano. Non a caso abbiamo utilizzato il termine “remota” perché pare che la depressione non abbia la minima intenzione di spingersi sull’Italia ed anzi, potrebbe addirittura spingersi ad ovest alimentando ulteriormente la struttura anticiclonica. Un cambio circolatorio sostanziale potrebbe manifestarsi attorno al 25 ottobre, ma con dinamiche tutte da valutare.
Focus: evoluzione sino al 28 ottobre 2012
Martedì ci aspettiamo qualche pioggia residua nelle regioni meridionali e sul nordest, ma la tendenza è per un’attenuazione delle stesse fin dal pomeriggio. Nel frattempo le regioni occidentali saranno raggiunte dalla propaggine orientale dell’Anticiclone. Anticiclone che mercoledì farà il suo ingresso su tutto lo stivale, apportando condizioni di tempo stabile e soleggiato. Cominceranno ad affluire correnti caldo-umide sciroccali, che dovrebbero avere qualche effetto in termini di nubi e precipitazioni nelle regioni di nordovest e sulla Sardegna. Come detto le temperature registreranno un significativo rialzo e la situazione dovrebbe rimanere invariata sino al prossimo fine settimana.
Qualora dovesse verificarsi un ulteriore approfondimento della saccatura atlantica, verso l’Atlantico Portoghese, l’Anticiclone Africano potrebbe accompagnarci sino al 25 ottobre. Giorno più giorno meno. Sarà allora che potrebbero rivedersi correnti relativamente fresche e instabili oceaniche, che andrebbero ad erodere la struttura anticiclonica prima nelle regioni di ponente, poi sul resto d’Italia.
Evoluzione sino al 02 novembre 2012
L’ultima parte del mese potrebbe risentire del ritorno delle perturbazioni atlantiche, ma come detto in occasione dei precedenti editoriale, non è da escludere l’intervento di una circolazione d’aria fredda proveniente da est.
In conclusione.
Insomma, è un autunno fatto di alti e bassi. La buona notizia è che le piogge dell’ultimo periodo, nonostante in alcune regioni siano cadute con troppo vigore, stanno servendo a lenire la pesante siccità pregressa.