Caldo sì, ma non per tutti:
o meglio, non per tutti allo stesso modo. Come ben sappiamo, fin dagli esordi della seconda ondata di caldo stagionale, la diversa collocazione dell’Alta Africana sta determinando una differente distribuzione termica. I picchi di caldo si raggiungeranno al Sud ed in Sicilia, dove il termometro potrebbe raggiungere i 38°C. Da non escludere punte maggiori lungo il versante ionico della nostra Isola Maggiore. Per quel che concerne le regioni Settentrionali, invece, gli spifferi instabili da ovest innescheranno i primi violenti temporali fin dalle prossime ore e le temperature ne risentiranno notevolmente. Temperature peraltro già inferiori rispetto al resto d’Italia.
Lo sguardo rivolto ad ovest:
inevitabilmente l’attenzione è rivolta agli accadimenti iberici, perché la goccia fredda atlantica – la stessa responsabile dell’impennata anticiclonica – sta iniziando a testare la resistenza anticiclonica. I primi tentativi apporteranno un netto incremento dell’instabilità sul Nord Italia, ma stamane abbiamo assistito anche a qualche scroscio di pioggia tra il Centro Italia e la Sardegna. I successivi assalti, a partire da mercoledì, andranno a segno e porranno fine alla seconda ondata di caldo stagionale.
Correnti da ovest:
evidentemente, data la natura della struttura perturbata, il cambiamento arriverà dai quadranti occidentali. I venti s’intensificheranno rapidamente, portando con sé un po’ di refrigerio: su molte regioni in prima battuta, su altre in seconda. Al Sud, Sicilia compresa, inizialmente vi sarà un ulteriore incremento termico dettato dall’effetto rilievo – o favonico che dir si voglia.
Rischio fenomeni violenti:
purtroppo ci vediamo costretti, anche stavolta, a dover porre l’accento sul rischio che localmente possano abbattersi veri e propri nubifragi temporaleschi. Si inizierà col Nord, si proseguirà col Centro. Le precipitazioni potrebbero assumere, sovente, carattere grandinigeno accompagnandosi a colpi di vento. Andrà meglio al Sud, che dovrebbe rimanere un po’ ai margini della circolazione instabile.
L’impronta atlantica:
l’analisi modellistica comparata evidenzia interessanti prospettive bariche. La circolazione atlantica, supportata da un’attività ciclonica importante tra il Regno Unito e l’Islanda, sembra poter prendere il sopravvento sullo scacchiere europeo. Venti zonali, lungo i paralleli, che dovrebbero schiacciare l’Alta Africana scongiurando – così pare – nuove velleità di conquista almeno sino ai primi di luglio. Le regioni del Sud potrebbero risentire parzialmente della vicinanza anticiclonica godendo di un tempo migliore e più caldo.
Focus: evoluzione sino al 06 luglio 2014
Prima che il break divenga realtà, avremo altre 24 ore di bel tempo e caldo in ulteriore accentuazione al Centro Sud. Il Nord, lo si è detto, vedrà consolidarsi una marcata instabilità diurna che produrrà violenti temporali. A partire da mercoledì avremo l’agognato cambio di guardia e le correnti occidentali prenderanno il sopravvento. L’instabilità si estenderà anche al Centro Italia, mentre le temperature caleranno dappertutto e si porteranno su valori più consoni al periodo.
Atlantico che, come anticipato, potrebbe rendersi protagonista della scena sino agli esordi di luglio. Non aspettiamoci peggioramenti consistenti, ma i venti da ovest innescheranno condizioni di variabilità diurna al Centro Nord con fenomeni assai probabili sui rilievi. Andrà meglio al Sud, dove invece nubi ve ne saranno poche e farà un po’ più caldo. Ma stavolta senza particolari eccessi.
Evoluzione sino al 11 luglio 2014
Scenario, quello descritto, che potrebbe accompagnarci per tutta la prima decade di luglio regalandoci scampoli d’estate mediterranea.
In conclusione.
Quella variabilità stagionale decantata nel precedente editoriale sembrerebbe in grado di realizzarsi accompagnandoci verso uno dei due mesi più caldi dell’anno.