Discutiamo un attimo sugli aspetti positivi e negativi dell’Alta Pressione. Cominciamo dai primi. Sicuramente annoveriamo tra essi la possibilità di ripristino delle zone alluvionante. La quantità di fango riversatasi in Lunigiana, nelle Cinque Terre e su Genova è tale per cui necessitano tempi lunghi. Ragion per cui l’assenza di piogge non può che favorire un’accelerazione delle operazioni.
Poi c’è chi ama il sole, o il bel tempo più in generale. Ma pensiamo un attimo alle temperature. E’ vero che la notte è cominciato a gelare – ovviamente non dappertutto – ma è altrettanto vero che di giorno abbiamo un tipo di clima che mal si addice alla metà di Novembre.
Se consideriamo che i mesi precedenti sono stati caratterizzati da anomalie termiche positive sostanziali, un po’ di normalità in tal senso non guasterebbe. E poi ci sono regioni ove ha piovuto poco o nulla. Da quando è cominciato l’Autunno ha piovuto troppo o troppo poco. Al Nord e al Sud – non su tutte le regioni – sicuramente troppo. Al Centro a sprazzi, in Sardegna poco. Certo, che qualche giorno di bel tempo possa farci compagnia è del tutto normale. Abbiamo passato da poco la ben nota “Estate di San Martino”, ovvero un periodo di Novembre ove statisticamente torna l’Alta Pressione con un po’ di “caldo”.
Ma le stasi bariche, vale a dire persistenti Anticicloni o perturbazioni durature, non giovano a nessuno. Ecco quindi che si va alla ricerca di uno sbocco allo stallo atmosferico attuale. Sbocco che sembra essere rappresentato dall’Atlantico, il cui tentativo di espandersi sull’Italia si sta rivelando estremamente faticoso. C’è una perturbazione, in Spagna, che proverà ad estendersi verso est e riuscirà a causare un peggioramento in Sicilia e Sardegna.
I primi cenni di cambiamento, nelle Isole, si stanno manifestando in queste ore. Lo Scirocco, in accentuazione, sta traghettando nubi minacciose. Nubi che, da stasera, produrranno delle piogge e continueranno a sfornarne nei prossimi giorni. Stante le ultime elaborazioni modellistiche, possiamo asserire con discreta certezza che pioverà mercoledì, giovedì, venerdì e sabato. Non saranno piogge diffuse e persistenti, piuttosto piogge sparse e localmente a carattere temporalesco. Saranno coinvolte quasi esclusivamente le zone orientali e meridionali, anche se va detto che tra venerdì e sabato si potrebbe verificare un’espansione verso altri settori.
Nel resto d’Italia continuerà a splendere il sole. Farà eccezione il Reggino, ove invece si addenseranno nubi minacciose capaci di causare qualche piovasco o pioggia. Ma sin quando durerà il bel tempo? Sino a venerdì.
Nel primo giorno del weekend, difatti, un’altra perturbazione – meglio organizzata – dovrebbe posizionarsi sulla Penisola Iberica e coinvogliare umide correnti meridionali su tutta Italia. Pian piano cresceranno le nubi, spesso medio alte. Ma tra sabato e domenica le regioni Nord occidentali potrebbero essere raggiunte da piogge sparse, mentre qualche piovasco sembra potersi affermare tra alta Toscana e coste laziali.
Nel periodo di bel tempo – quindi mercoledì, giovedì ma anche venerdì – continueranno a formarsi nebbie di un certo spessore su gran parte della Val Padana e nelle valli del Centro Italia. Non solo. Nelle Centrali Adriatiche potrebbero instaurarsi parziali annuvolamenti per nubi basse, stazionanti a ridosso delle coste.
Le temperature non dovrebbero registrare sostanziali variazioni, salvo locali aumenti delle minime. Variazioni che interverranno, significativamente, nel weekend. I venti meridionali le faranno aumentare, soprattutto le minime.